Come sappiamo, dal prossimo anno scolastico 2023/24 saranno attive due nuove figure professionali nella scuola secondaria di secondo grado: il docente tutor e orientatore. Tutti gli interessati possono indicare la propria disponibilità agli istituti in cui prestano servizio presentando domanda entro il 2 maggio: dopo essere selezionati, i prof. dovranno partecipare alla relativa formazione predisposta da Indire. Vari i sono i punti ancora da chiarire in merito: tra questi anche se la funzione di tutor possa compromettere o ostacolare la possibile mobilità futura dei docenti che ricoprono questo ruolo.
Docenti tutor e orientatori in servizio da settembre 2023
Le nuove figure professionali di docente tutor e orientatore previste nel triennio degli istituti di istruzione secondaria di secondo grado, ancor prima di entrare a regime, già fanno discutere in molti all’interno del mondo della scuola. Tanti, infatti, sono ancora gli aspetti che devono essere maggiormente definiti: ad esempio, al momento non si sa se in assenza di disponibilità da parte del personale di ruolo anche i docenti precari possono svolgere queste funzioni. Vi sono ancora molti dubbi in riferimento anche ai compiti che nel concreto della realtà scolastica dovranno svolgere entrambe le figure. Alcuni hanno sottolineato che in alcune realtà già i docenti assolvono a questi ruoli, altri che dovrebbero essere coadiuvati da colleghi.
Il docente tutor potrebbe rimanere vincolato?
Un altro aspetto da chiarire riguarda la mobilità: il dare la propria disponibilità a svolgere la funzione di docente tutor e orientatore può in qualche modo compromettere la possibile domanda di trasferimento che gli interessati possono presentare nei prossimi anni? In altre parole, il ruolo di tutor potrebbe costituire un nuovo vincolo alla mobilità degli insegnanti, oltre a quelli già previsti dalla normativa in vigore?
Il dubbio nasce dal fatto che l’incarico di tutor (ribadiamo di natura volontaria) implica a priori un impegno della durata di tre anni scolastici: considerato che il CCNI 2023/25 relativo al personale docente precede la normativa sul docente tutor, nel contratto non possiamo al momento trovare nessuna risposta in merito. È vero anche che il compenso previsto per la funzione svolta è su base annuale e non triennale e che nell’arco del triennio i docenti tutor designati potrebbero essere individuati come sovrannumerari, e pertanto costretti a cambiare scuola: sulla base di questi dubbi e ragionamenti, l’unica cosa certa è che occorrono dei chiarimenti da parte del Ministero, in quanto il problema è molto complesso.