La gestione delle ferie non godute solleva sempre molti dubbi fra gli insegnanti. Una di loro ci scrive: “Buongiorno, vorrei un’informazione. Se una docente (che non è impegnata nella maturità a giugno e luglio) non usufruisce dei 32+4 giorni di ferie nel periodo estivo che va dall’10 luglio al 20 agosto (date indicative), può chiedere le ferie non godute in seguito, per esempio dal 21 al 31 agosto (date in cui vengono espletate invece le prove dei debiti annuali con correzione prove e scrutini previsti entro tale data)? Oppure, potrebbe richiedere di usufruire di tali ferie non godute a partire dal 1° settembre sino al giorno prima della data di inizio delle lezioni dell’anno scolastico successivo (essendo questi giorni non dedicati appunto alle lezioni vere e proprie, ma a riunioni collegiali e ai dipartimenti)?. Quali sono i riferimenti normativi?” Al quesito risponde l’Avvocato Angela Maria Fasano.
Ferie non godute: l’Avvocato risponde
Vista la domanda posta dalla nostra lettrice, l’Avvocato risponde illustrando le regole del godimento delle ferie per gli insegnanti e citando, infine, tutta la normativa di riferimento. L’avvocato Fasano scrive: Il divieto di indennizzare le ferie non godute dei docenti (e dei dipendenti pubblici in generale) non può essere applicato quando la mancata fruizione non dipende da una scelta del lavoratore: lo hanno recentemente confermato sia una sentenza della Corte Costituzionale, che della Corte di Giustizia Europea.
In base a quanto esposto, se l’insegnante, durante la sospensione delle lezioni ovvero nel periodo in cui avrebbe potuto fruire delle ferie, si trova in una particolare situazione che gli impedisce di fruire delle stesse (malattia inconciliabile con la finalità ricreativa delle assenze per ferie, infortunio, maternità, etc.), i giorni di ferie non goduti vanno monetizzati o comunque non sottratti ai giorni di ferie spettanti. Normativa di riferimento: art. 13 Ccnl 29/11/2007, Art. 1, Co. 54 L. 228/2012. art.. 5, Co. 8, D. Lgs. 95/2012; Art. 43 L. 135/2012.
