Nelle scuole ripartono le gite scolastiche e i viaggi di istruzione e i dubbi dei docenti sono diversi. In primo luogo se vale la pena accompagnare i propri studenti, a fonte delle responsabilità che ne derivano. Per questo si parla anche della necessità di incentivare i docenti accompagnatori. Ma c’è anche chi la responsabilità è disposto a prendersela, ma non sa se è nelle condizioni di accettare la proposta. Un lettore ci scrive: Salve, sono un docente che lavora in più Istituti. In uno di questi mi hanno proposto di accompagnare una classe in gita. Posso accettare anche se un giorno avrei dovuto lavorare nell’altro istituto? Oppure mi occorre un permesso? Al quesito risponde l’avvocato Salvatore Braghini.
Accompagnatore in gita: occorre il permesso del DS
In queste settimane si è parlato molto di gite scolastiche in relazioni alle responsabilità civili e penali dei docenti accompagnatori. In merito al quesito posto dal lettore, l’avvocato Braghini spiega: “A riguardo si rammenta che è compito degli organi collegiali fissare i criteri organizzativi per tutti i tipi di uscite, e segnatamente occorre tenere conto dei criteri definiti dal Collegio dei docenti in sede di programmazione dell’azione e dal Consiglio di istituto o di circolo nell’ambito dell’organizzazione e programmazione della vita e dell’attività della scuola. Ad ogni buon conto, per i docenti in servizio su più scuole, la partecipazione al viaggio di istruzione in qualità di docente accompagnatore è subordinata all’autorizzazione del Dirigente Scolastico dell’altra scuola“.