Riscatto laurea in forma agevolata, Smileconomy ha effettuato una simulazione per conto del Corriere della Sera al fine di calcolare i nuovi costi per il riscatto della laurea. L’inflazione del 2022, infatti, ha causato un ritocco dei costi. Nella simulazione sono stati presi in considerazione tre diversi profili di lavoratori: il lavoratore trentenne, quarantacinquenne e sessantenne, tutti con un reddito netto medio mensile di 1800 euro.
Riscatto laurea agevolato, costerà di più nel 2023: ecco come cambiano gli importi
Smileconomy, in questa simulazione, ha calcolato, per ogni profilo, il costo netto mensile su 120 rate di un riscatto di cinque anni di laurea. Il riscatto agevolato, per i redditi più bassi (1000 euro) ha un costo maggiore rispetto a quello tradizionale: nel caso dei lavoratori autonomi può arrivare fino al 44 per cento. La situazione cambia per quanto riguarda il riscatto tradizionale: per gli autonomi ha un costo minore (24% del reddito) mentre per i dipendenti ammonta al 33 per cento.
Nel caso del lavoratore trentenne (uomo) che ha iniziato a versare i contributi a 25 anni, questi potrà anticipare l’accesso alla pensione di un anno e tre mesi; per le donne, invece, l’anticipo sarà di due anni e 5 mesi. Se i contributi fossero stati versati dai 30 anni, non ci sarebbe alcun anticipo. Il beneficio economico è irrisorio, 10 euro. Il lavoratore 45enne uomo, nel medesimo caso, potrà ottenere l’anticipo di un anno e 4 mesi mentre la lavoratrice potrà anticipare di 2 anni e 4 mesi. Il beneficio economico sarà ugualmente irrisorio, appena 9 euro.
La situazione cambia per il lavoratore sessantenne che riuscirà ad anticipare la pensione di ben 4 anni e 5 mesi se uomo e di 5 anni e 3 mesi se donna, rinunciando a 68 euro sull’assegno mensile, se uomo, e a 92 euro se donna. Un lavoratore sessantenne che ha iniziato a versare i contributi a 30 anni, invece, andrà in pensione a 67 anni e 3 mesi, con una maggiorazione dell’assegno di 173 euro.
Per riuscire a comprendere se il riscatto agevolato della laurea conviene o meno, nel caso specifico, è consigliabile rivolgersi ai patronati del lavoro oppure si può usare il simulatore online messo a disposizione dall’INPS.