docente tutor e orientatore

Il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha fornito alcuni chiarimenti sulle figure del docente tutor e orientatore che dal prossimo anno scolastico 2023/24 entreranno in vigore nel triennio della scuola secondaria di II grado. Durante un Webinar indirizzato ai DS del secondo grado, ai Direttori degli Uffici Scolastici Regionali e alle organizzazioni sindacali, infatti, ha dato le seguenti indicazioni che il sindacato FLC CGIL ha sintetizzato e che riportiamo qui di seguito.  

Le indicazioni fornite dal MIM su docente tutor e orientatore

Ecco le principali informazioni fornite dal Ministero così come vengono riportate dal sindacato FLC CGIL:

  • “Spostato al 31 maggio 2023 il termine precedentemente previsto al 2 maggio per le istituzioni scolastiche al fine di comunicare i nominativi dei docenti da avviare ai percorsi di formazione tramite la piattaforma “FUTURA PNRR – Gestione Progetti”;
  • in questa fase, i docenti sono chiamati a manifestare la disponibilità a svolgere la formazione sulla piattaforma di INDIRE, mentre solo successivamente, tra i docenti formati saranno individuati coloro che saranno disponibili ad assumere la funzione di tutor e docente orientatore; pertanto, non è previsto un limite massimo di insegnanti partecipanti alla formazione;
  • le figure del tutor scolastico e dell’orientatore rimangono distinte e non devono coincidere, anche se la formazione è comune;
  • rispetto alla retribuzione prevista non sono quantificate le ore, si tratta di importi forfetari;
  • i limiti indicati per gli alunni da affidare ai tutor (30 minimo e 50 massimo) non sono da considerarsi perentori rispetto alla autonoma programmazione delle istituzioni scolastiche che, pertanto, potranno progettare gruppi con diversa quantificazione, ma la contrattazione d’istituto non potrà comunque derogare dalla misura dei compensi indicati nel DM 63/2023 (minimo 2.850 euro lordo stato e massimo 4.750 euro lordo stato)”.

Dubbi da chiarire

Restano ancora vari i punti da definire: i docenti tutor e orientatore, ad esempio, se interessati, potranno partecipare alla mobilità relativa al prossimo triennio o rischiano di restarne bloccati? Da chiarire anche se in una scuola il loro numero potrebbe essere di più rispetto a quello previsto e se anche i docenti precari e di sostegno possono svolgere questa funzione.

Il sindacato FLC CGIL ha ribadito la necessità di far partecipare direttamente le scuole (DS, collegi docenti e consigli di classe) nella definizione degli aspetti più problematici che comporta l’introduzione di queste figure. Inoltre, ha ribadito l’importanza, una volta superata la prima fase iniziale, di devolvere la regolazione dell’intera materia alla contrattazione collettiva nazionale.