Uno dei problemi principali dei precari della scuola è l’enorme ritardo con cui percepiscono gli stipendi. Il problema, che coinvolge più che altro i supplenti brevi e saltuari, negli ultimi anni è diventato una costante. Lo abbiamo elencato anche tra i diritti mancati di questa categoria di lavoratori. Si parla da tempo di trovare una soluzione, con diverse segnalazioni fatte al Ministero anche da parte dei sindacati di categoria. Adesso, forse si intravede una possibile soluzione. O almeno così lascia intendere il ministro Valditara.
Soluzione per i ritardi degli stipendi dei precari
I precari supplenti brevi della scuola, vengono pagati dopo mesi dal lavoro svolto perché, spesso, i POS delle scuole non vengono caricati per tempo. Molti devono attendere anche quattro mesi, prima di vedere uno stipendio. Immaginiamo persone in affitto o che lavorano lontano da casa. Si tratta davvero di una tempistica non accettabile. Proprio per questo la situazione, posta all’attenzione del Ministro dell’Istruzione, potrebbe trovare una soluzione presto. Secondo le indiscrezioni delle ultime ore, il piano di Valditara per sburocratizzare la scuola, potrebbe includere una semplificazione delle procedura di pagamento.
Pagamento in tempi più ragionevoli
Il Ministero dell’Istruzione e del Merito lavorerà in sinergia con il Ministero dell’economia e delle finanze per permettere la riduzione delle procedure gestite dalle segreterie scolastiche, in modo da centralizzarle e automatizzarle. Tra gli obiettivi finali, anche permettere il pagamento degli stipendi dei supplenti in tempi più ragionevoli, senza lasciarli per mesi senza alcun tipo di sostentamento. Non è l’unico problema da risolvere per la categoria, ma sicuramente potrebbe essere un inizio. Aspettiamo di vedere se i propositi si tradurranno in realtà.