docenti neo immessi 2022
docenti immessi in ruolo

Il Decreto legge n.44 dello scorso 23 aprile ha finalmente sbloccato la questione legata alla mobilità dei docenti neo immessi 2022: come sappiamo, infatti, tutti gli insegnanti che sono entrati in ruolo in quest’anno scolastico 2022/23 possono partecipare ai trasferimenti, previo il superamento dell’anno di prova. Cosa succede, però, se non verranno soddisfatti nella loro richiesta? Potranno presentare domanda di assegnazione e utilizzazione e prendere parte ai movimenti del 2024? Vediamolo insieme qui di seguito.

I neo immessi 2022 possono ripresentare domanda di trasferimento per il 2024

Il Decreto legge n.44 del 23 aprile ha sciolto la riserva sulla domanda di mobilità presentata da tutti i docenti neo immessi 2022 entro lo scorso 21 marzo: gli Uffici Scolastici Territoriali, pertanto, stanno procedendo con la convalida delle domande. Il vincolo triennale, infatti, si applicherà ai neoassunti in ruolo a partire dal prossimo anno 2023/24, in base a quanto previsto dall’articolo 13/5 del D.lgs. 297/94.

Purtroppo, non tutte le richieste di mobilità presentate potranno essere soddisfatte: chi tra i neo immessi non otterrà il trasferimento sperato, però, potrà riprovarci il prossimo anno, partecipando ai movimenti per il 2024/25. Stessa possibilità avrà chi momentaneamente non ha inoltrato nessuna istanza. In questi casi, i docenti permangono nelle sede in cui hanno attualmente svolto servizio. Inoltre, dopo aver superato l’anno di prova, si potrà presentare anche domanda di passaggio di ruolo/cattedra (se in possesso della prevista abilitazione).

Possibilità di assegnazione e utilizzazione

Anche se ancora non vi sono indicazioni nel CCNI per quanto riguarda le assegnazioni provvisorie e utilizzazioni per il prossimo anno scolastico 2023/24, i docenti neo immessi 2022, non essendo più sottoposti al vincolo triennale in base a quanto stabilito dalle ultime disposizioni legislative, dovrebbero poter presentare istanza anche di assegnazione provvisoria e utilizzazione, se a seguito della mobilità non hanno ottenuto trasferimento o se vogliono ulteriormente migliorare la propria posizione lavorativa: tale domanda potrà essere formulata sia su base provinciale che interprovinciale.