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Dallo scorso 28 aprile Chat GPT è tornato disponibile anche in Italia, dopo l’accordo tra il Garante della Privacy e Open AI. La società che gestisce il BOT, ha accolto le richieste dell’Authority per porre fine al blocco nel nostro Paese. Quali sono le richieste accordate? Cosa cambia rispetto a prima, quanto il Garante aveva lanciato l’allarme e bloccato il suo utilizzo? Per tornare online, l’intelligenza artificiale ha dovuto accettare alcuni adempimenti imposti: vediamo quali sono.

Torna Chat GPT: a quali condizioni?

Il Garante della Privacy ha formulato alcuni rilievi che riguardavano l’informativa sul trattamento dei dati e il loro utilizzo, rilievi che Open AI ha dovuto accogliere per tornare attiva in Italia. Tra i principali c’è quello di pubblicare sul sito web l’informativa (fornita prima della registrazione e al primo accesso dopo il 30 aprile per quelli già registrati) per spiegare agli interessati le modalità del trattamento, la logica alla base del trattamento necessario al funzionamento del servizio in tutte le diverse declinazioni, i diritti in qualità di interessati e ogni altra informazione prevista dal Regolamento. Altre richieste erano:

  • Permettere l’esercizio del diritto di opposizione rispetto ai trattamenti, ai fini dell’addestramento degli algoritmi e dell’erogazione del servizio.
  • Accogliere l’eventuale richiesta di correzione di dati personali che riguardano gli utenti, quando trattati in maniera inesatta nella generazione dei contenuti; se non è possibile, dovrà essere permessa la cancellazione dei dati personali.
  • Modificare la base giuridica del trattamento dei dati personali degli utenti ai fini dell’addestramento algoritmico, che deve essere basata sul consenso o sul legittimo interesse.
  • Prevedere un divieto per minori in assenza di un’espressa manifestazione di volontà dei genitori (entro il 30 settembre).
  • Promuovere entro il 15 maggio una campagna di informazione (non promozionale) sui principali mezzi di comunicazione di massa italiani (radio, televisione, giornali e Internet) sulla raccolta dei dati personali e sullo strumento attraverso il quale tutti gli interessati potranno chiedere e ottenere la cancellazione dei propri dati personali.