Riforma pensioni
Pensionati

Dopo il Decreto Lavoro dello scorso 1° maggio che ha introdotto ben poche novità sul fronte pensioni, resta ancora l’incognita a proposito del futuro di Quota 41, Quota 103 e Opzione donna. Che cosa accadrà il prossimo anno? Quali sono al momento i piani del Governo?

Pensioni: l’incognita su Quota 41, Quota 103 e Opzione donna

Come precedentemente anticipato, il Decreto Lavoro approvato lunedì 1° maggio 2023 si è semplicemente limitato a confermare la proroga del contratto di espansione fino al 2025. Nessuna novità, invece, per quanto riguarda l’allentamento dei requisiti per accedere ad Opzione donna e il futuro del sistema pensionistico. A tal proposito, la misura riservata alle lavoratrici così come è stata concepita all’interno dell’ultima legge di bilancio nei primi tre mesi di quest’anno è stata scelta solo da 151 donne contro le 4.185 del primo trimestre del 2022.

Questa tendenza confermerebbe, quindi, lo scarso appeal dell’attuale misura. Tuttavia, ad oggi il Governo non ha ancora apportato ulteriori modifiche a causa della scarsità di fondi. Perciò, sembra proprio che Opzione donna sia destinata a rimanere così almeno fino alla fine dell’anno. Resta, inoltre, l’incognita sul futuro di Quota 103 e Quota 41.

Le ipotesi per il 2024

Al di là di Opzione donna, Il Governo sembrerebbe non avere le idee molto chiare nemmeno sul post Quota 103. In questo senso si starebbero delineando, di fatto, due ipotesi principali. Da un lato non si escluderebbe la proroga di un altro anno di Quota 103 in una versione leggermente rivisitata per consentire il pensionamento di coloro che hanno raggiunto 62 anni di età e 41 di contributi. Dall’altro si potrebbe puntare sull’estensione dei beneficiari di Quota 41. Ad ogni modo, l’Esecutivo dovrà prendere una decisione in merito non oltre la metà di ottobre.