Supplentite
Supplentite

Ancora troppi precari nel 2023, nonostante il decreto PA-Pnrr 44/2023 pubblicato in Gazzetta lo scorso aprile. I lavoratori della scuola pressano per apportare le modifiche necessarie ad evitare che il prossimo anno scolastico sia nuovamente un anno di disagi. Manca il personale specializzato, gli organici sono inadeguati, e il personale è bloccato dai vincoli sulla mobilità. Marcello Pacifico, presidente Anief, assicura l’impegno del sindacato: “Il sindacato ha il dovere di far risuonare in Parlamento la voce di chi vive la scuola ogni giorno: ringraziamo le tantissime richieste pervenute da docenti e personale Ata, ora sta a noi farne tesoro per portarle, dopodomani alle ore 17, davanti alle Commissioni riunite I e XI della Camera e chiedere di inserirle nel decreto PA-Pnrr 44/2023 pubblicato in Gazzetta lo scorso 23 aprile”.

Precari e modifiche al Decreto PA

Domani pomeriggio la delegazione Anief spiegherà in audizione alla Camera dei deputati le motivazioni che stanno dietro la richiesta di aumentare l’organico e introdurne un organico aggiuntivo per affrontare i progetti del Pnrr. Spiegherà:

  • con quali modalità si dovrebbero attuare le immissioni in ruolo e le supplenze 2023-2024,
  • per quale motivo le graduatorie del personale docente e Ata precario non possono essere quelle utilizzate oggi,
  • perché gli idonei e vincitori dei concorsi devono essere stabilizzati
  • come la mobilità dei lavoratori della scuola oggi sopprime il diritto alla famiglia,
  • che il piano di assunzioni previsto dal ministero dell’Istruzione coprirà solo una piccola parte delle cattedre vacanti ed è destinato a fallire perché almeno la metà dei posti autorizzati dal Mef andranno persi per mancanza di candidati.

Le modifiche provvisorie non risolvono il problema

Marcello Pacifico torna sulla questione della deroga al vincoli per la mobilità e ricorda che le modifiche provvisorie come questa, non possono rappresentare la soluzione al problema. La continuità didattica è ostacolata proprio da questo genere di provvedimenti. “Non possiamo lamentarci – continua Pacifico – se poi anche nel prossimo anno scolastico su riprenderà con almeno tre insegnanti precari per classe. Perché questo si va a determinare quando crei le condizioni perché vengano sottoscritte tra l’estate e l’autunno quasi 250 mila supplenze con scadenza termine delle lezioni, 30 giugno o 31 agosto. È una condizione non più sopportabile. E l’amministrazione non si lamenti, poi, se il contenzioso nei tribunali assume proporzioni sempre più grandi”.