Abbiamo voluto approfondire la questione del precariato italiano con l’eurodeputato Ignazio Corrao rivolgendo alcune domande in merito al piano di reclutamento voluto dal Ministro Valditara. L’Onorevole non ha mancato di esprimere scetticismo nei confronti delle soluzioni messe in campo.
Dubbi sono stati avanzati anche nei confronti dei fondi del PNRR, usati (solo all’apparenza) come soluzione a tutto ciò che non va nel nostro Paese.
Abuso di contratti a tempo determinato
Qualche settimana fa ha commentato l’ennesimo sollecito da parte della Commissione Europea nei confronti dell’Italia contro il perpetrarsi dell’abuso di contratti a tempo determinato ai danni dei lavoratori pubblici precari (tra cui ovviamente i docenti). A cosa porterà? Il Governo Meloni le sembra intenzionato a dare soluzioni concrete?
La questione della precarietà dei dipendenti pubblici ha superato ogni limite. Ho avuto notizia persino di contratti da un’ora e mezza al giorno, come successo ai lavoratori di una mensa scolastica di un grosso centro in Sicilia. Un caso clamoroso, ma straordinariamente normale, di precarietà nel settore scolastico.
Ecco perché ho chiesto alla Commissione UE di occuparsene, di mettere pressione al Governo italiano, che non mi pare intenzionato ad occuparsene seriamente. Anzi, il Governo tira fuori soluzioni squinternate, come la fuffa dei voucher, che non toglieranno affatto il precariato. La verità è che – allo stato attuale – sul tavolo non c’è alcun provvedimento in questo senso.
Soluzioni al precariato e organico aggiuntivo (ex Covid)
Per i docenti precari da anni si parla della reintroduzione del doppio canale di reclutamento per iniziare a sanare il precariato. Ma immancabilmente sfuma. Il Ministro Valditara quest’anno ha pensato solo ai docenti su sostegno, assumendo in via provvisoria dalle Gps. Un emendamento è stato presentato al Decreto PA a favore delle assunzioni da Gps posto comune. Cosa osta secondo lei a questa possibilità?
Voglio premettere che non si combatte in questo modo il precariato, quella soluzione è solo un palliativo, si tratta semplicemente di chiamare lavoratori docenti precari per farli ritornare un periodo limitato di tempo, per esempio un anno, per poi farli ricadere nelle stesse identiche condizioni precedenti. Vi pare una soluzione dignitosa? In questo modo il corpo docenti rimarrà sempre precario, a vita.
Penso ai cosiddetti “ex covid”, termine che non sopporto perché li “ghettizza”, mentre sono donne e uomini che andrebbero trattati con rispetto e cura. Ecco, loro sono stati utilizzati e poi gettati via. Ritengo che la soluzione prospettata dall’emendamento non sia adeguata, ma occorra un intervento strutturale.
Reclutamento docenti e PNRR: cosa c’è di vero?
Le sembra plausibile la giustificazione addotta dal Ministro Valditara secondo cui quanto previsto dal Decreto PA sarebbe frutto di un compromesso con la Commissione Europea per assumere due terzi del contingente extra PNRR (usando graduatorie concorsuali ed elenchi sostegno GPS) e un terzo con PNRR (attraverso il nuovo concorso straordinario)?
Smettiamola di tirare in ballo il PNRR per coprire qualsiasi cosa, compresa l’incapacità di garantire i diritti dei nostri lavoratori. Questa giustificazione sta diventando insopportabile. Il PNRR non serve a stabilizzare la precarietà, mettiamocelo in testa.
E’ lo Stato, se degno di questo suo ruolo, a dover provvedere alla stabilizzazione e garantire i diritti dei precari. Oltre alle dichiarazioni del Ministro, su carta non c’è nulla. Se dichiariamo di combattere la precarietà con i fondi Pnrr stiamo dicendo una bestialità, lo Stato non può prendere in giro i lavoratori in questo modo. I soldi del Pnrr servono ad altro e non copriranno le carenze nel settore occupazionale che ci sono da decenni.
Tutti giocano su questa presunta fonte del Pnrr per alimentare speranze e propaganda spicciola. Chi lo fa, mente sapendo di mentire. Ad ogni modo, nell’ambito delle mie funzioni istituzionali, verificherò presso la Commissione UE la fondatezza di questa dichiarazione del Ministro e di questa “proposta” e ne darò conto per smascherare eventuali imposture.