Pensando già al prossimo anno scolastico ci si chiede se l’algoritmo avrà ancora un ruolo fondamentale nell’assegnazione degli incarichi da Gps. Ricordiamo infatti le molte problematiche che questo sistema ha creato, penalizzando molti docenti precari che si sono ritrovati a perdere supplenze annuali. Cosa succederà quindi per l’a.s 2023/2024? Ci sarà un ritorno in presenza o si dovrà ancora fare affidamento a questo meccanismo?
Al riguardo ha provato a dare risposta Attilio Varengo, segretario nazionale Cisl Scuola, intervistato qualche giorno fa a Orizzonte Scuola in occasione del ‘question time’.
L’algoritmo resterà
Sull’algoritmo e le sue criticità ci sono state diverse occasioni di incontro tra sindacati e tecnici del Ministero dell’Istruzione e del Merito. Come riporta Varengo sono state presentate osservazioni da parte di tutte le organizzazioni sindacali al fine di apportare migliorie ed evitare i disguidi dell’anno scorso. L’obiettivo sarebbe infatti nel senso di un’ottimizzazione, per permettere agli aspiranti scelte più consapevoli e serene. In ogni caso non sembra essere previsto un ritorno in presenza per conseguire gli incarichi di supplenza. L’algoritmo quindi resterà.
“Le regole del funzionamento dell’algoritmo non possono cambiare da un anno all’altro perchè l’algoritmo è costruito sostanzialmente sulle regole stabilite dall’ordinanza ministeriale 112.” Questo è quanto ha aggiunto il sindacalista.
In previsione una possibile semplificazione
Sempre il segretario nazionale Cisl Scuola ha precisato che “sono state migliorate e semplificate alcune procedure, eliminando bug che in alcuni casi nel sistema (sebbene in situazioni circostanziate) si potevano verificare”.
Le precise richieste di Cisl Scuola e degli altri sindacati si possono poi così sintetizzare:
- le disponibilità dei posti devono essere conosciute da tutti i partecipanti alla procedura prima dell’espressione delle 150 preferenze;
- se l’aspirante, in base alle preferenze espresse, non dovesse trovare la collocazione per poter essere contrattualizzato ma nei turni successivi una preferenza venisse a rendersi disponibile lo stesso candidato deve poter riconcorrere per quella stessa preferenza.