Emendamenti Decreto PA, esame in Parlamento
Emendamenti Decreto PA, esame in Parlamento

Il decreto PA pubblicato lo scorso 22 aprile ha lasciato l’amaro in bocca a moltissimi precari. Tanti sono stati gli interventi auspicati e disattesi, sulla falsa riga di un PNRR che sembra essere stato usato da specchietto per le allodole per non risolvere in concreto il problema del precariato e della supplentite.

Il decreto sarà convertito in legge entro 60 giorni. La data ultima sarà quindi il 21 giugno 2023. Nel frattempo al vaglio del Parlamento sono stati presentati emendamenti al fine di migliorare il contenuto del provvedimento. La discussione inizierà in settimana per il voto di ammissione. Le prime risposte potrebbero quindi arrivare tra pochi giorni.

L’elenco degli emendamenti

Sono stati più di 50 gli emendamenti presentati da parlamentari di maggioranza e opposizione nel rispondere alle sollecitazioni dei sindacati Anief e Udir.

Di seguito alcune delle proposte di modifica sottoposte al vaglio del Parlamento:

mobilità per i docenti neo-assunti e per i trasferimenti al 100% dei dirigenti scolastici;

doppio canale con assunzioni in ruolo su posti comuni anche da GPS e per titoli conseguiti all’estero;

reintegro dei docenti e dei dirigenti licenziati assunti con riserva;

modifiche al concorso riservato facenti funzioni DSGA;

proroga della validità o messa ad esaurimento delle graduatorie dei concorsi ordinari e integrazioni delle graduatorie dei concorsi straordinari;

trasformazioni dei posti in deroga di sostegno;

frequenza dei corsi universitari per la specializzazione e abilitazione in modalità telematica per aumentarne i posti;

introduzione di un organico aggiuntivo per il PNRR;

valorizzazione di tecnologi, ricercatori enti non vigilati, deroghe al dimensionamento;

un piano di assunzioni straordinarie per i precari AFAM;

introduzione del middle management.