Aula di una scuola
Aula vuota

‘Un quadro allarmante’, così ha definito il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, la vicenda riguardante i quattro studenti con disabilità romani che sarebbero stati rifiutati o messi in condizione di non iscriversi in 13 licei della Capitale. Il ministro ha disposto un’ispezione immediata negli istituti coinvolti, per chiarire i punti oscuri di questo episodio.

Sostegno, Valditara dispone un’immediata ispezione negli istituti coinvolti nel ‘rifiuto’ di 4 studenti con disabilità

‘Se confermato – ha dichiarato il ministro Valditara – il racconto dei genitori descriverebbe un quadro allarmante. Interverremo rapidamente per fare piena chiarezza su questa vicenda ed effettuare tutte le verifiche necessarie rispetto a una questione così importante e delicata, che merita la massima attenzione’.

L’esponente del Partito democratico, Marco Furfaro, aveva presentato denuncia per quanto accaduto: ‘Quattro ragazzi con disabilità grave sono stati di fatto esclusi dalla scuola pubblica‘. La vicenda è stata raccontata così dalla mamma di uno studente di quindici anni con disabilità cognitiva: ‘Non mi sarei mai aspettata di vivere una situazione simile. È stata un’odissea – ha dichiarato all’ANSA – Abbiamo contattato 12/13 licei ma alla fine sono stata costretta a iscrivere mio figlio in una scuola paritaria. Il ministero faccia qualcosa’,

Un istituto, il ‘Sereni’, avrebbe rifiutato 3 ragazzi con disabilità in quanto non appartenenti al “bacino di utenza” della scuola. Ma sono diversi i licei di Roma che sarebbero stati contattati ma che hanno rifiutato l’iscrizione dei quattro studenti. Le mamme, così, hanno deciso di rivolgersi direttamente al Ministero dell’Istruzione in modo tale che episodi come questi non accadano più e venga applicata ‘la precedenza – in teoria già data dalla legge 104 – per le iscrizioni di questi ragazzi. I nostri figli – denunciato le madri di questi ragazzi – hanno diritto a studiare. Per questo, però, servono risorse maggiori per gli insegnanti di sostegno. E dei fondi per far sì che le scuole prevedano laboratori e attività idonee’.