assegnazione provvisoria

Ieri, 16 maggio, si è svolto il primo incontro tra Amministrazione e organizzazioni sindacali finalizzato al rinnovo del CCNI sulle utilizzazioni e assegnazioni provvisorie: tantissimi sono i docenti che attendono di sapere se potranno chiedere o meno il movimento per il prossimo anno scolastico 2023/24, qualora le domande di mobilità presentate non fossero soddisfatte. Cosa si è deciso? Facciamo insieme il punto della questione.

Il punto sulle assegnazioni provvisorie e utilizzazioni

È iniziata la trattativa tra i Sindacati scuola e il Ministero per il rinnovo del Contratto integrativo sulle assegnazioni provvisorie e utilizzazioni del personale docente, educativo e ATA per gli a.s. 2023/24, 2024/25 e 2025/26, considerato che con l’Intesa 16 giugno 2022, per il solo a.s. 2022/23, sono state prorogate le disposizioni del CCNI concernente le utilizzazioni e le assegnazioni provvisorie del personale docente, educativo ed A.T.A. relativo agli anni scolastici 2019/20, 2020/21 e 2021/22.

L’Amministrazione, nutrendo dubbi circa la possibilità di poter sottoscrivere un contratto in deroga alla durata triennale prevista, ha proposto di prorogare anche per il 2023/24 il vecchio CCNI (già oggetto di proroga lo scorso anno) e di sottoscrivere un’apposita interpretazione autentica che consenta ai docenti assunti nel 2022/23 di presentare domanda di assegnazione provvisoria.

La posizione della Uil Scuola Rua

A seguito dell’incontro, in un comunicato la UIL Scuola ha esposto la sua posizione: il sindacato “ha proposto, in coerenza con il precedente anno scolastico, che tutti i docenti, compresi quelli assunti l’1/9/2022 con contratto a tempo determinato finalizzato al ruolo – I fascia GPS sostegno e concorso straordinario bis – siano messi nelle condizioni di poter richiedere assegnazione provvisoria per l’anno scolastico 2023/24. Ciò è possibile attraverso una proroga, per un ulteriore anno scolastico, del CCNI 2019/22, che non contiene vincoli, con possibilità di interpretazione autentica nella parte in cui nel 2019 si è permessa l’assegnazione provvisoria, in modalità cartacea, ai docenti cosiddetti “ex FIT”, specificando che quella sequenza è applicabile, per analogia, a tutti i docenti che oggi hanno un contratto a tempo determinato finalizzato al ruolo. L’amministrazione si è riservata di proporre un testo per la prossima settimana”.

La questione resta pertanto in sospeso e si attende una nuova convocazione dei sindacati la prossima settimana.