Riforma pensioni
Pensionati

Resta ancora aperto il dibattito sulle pensioni: al momento infatti non sono ancora state tracciate strade certe, tutto sembrerebbe restare in bilico fra una possibile proroga di Quota 103 e l’introduzione di Quota 41 voluta fortemente dalla Lega.

Pensioni in bilico tra Quota 103 e Quota 41

Sebbene il confronto fra Governo e sindacati sulla prossima Riforma delle pensioni dovrebbe riprendere ufficialmente a settembre, il dibattito sul tema previdenziale continua ad essere molto acceso. Negli ultimi giorni si è vista tornare alla ribalta la possibile proroga di Quota 103 per un altro anno. Mentre invece ha perso terreno l’ipotesi di Quota 41 senza limite anagrafico. Se lo scenario dovesse quindi rimanere quello attuale, è probabile che anche nel 2024 i lavoratori potranno andare in pensione a 62 anni di età e con 41 di contributi versati.

Le Lega, però, continua a sostenere Quota 41 come suo cavallo di battaglia. A tal proposito, il sottosegretario al Lavoro Claudio Durigon ha ribadito: “Con questa finanziaria siamo entrati nel meccanismo di Quota 41 con 62 anni di età. L’obiettivo è estendere Quota 41 il più possibile, ma questa sarà una facoltà e non un obbligo per i lavoratori”. Durigon crede, dunque, che rendere Quota 41 facoltativa possa essere una buona soluzione per superare la Legge Fornero. “La Riforma verrà fatta in questa legislatura ma ne teniamo conto già in questa finanziaria” ha concluso.

Il futuro di Opzione donna e Ape sociale

Dopo l’introduzione dei nuovi requisiti per accedere ad Opzione donna, a poter beneficiare della misura sono oggi pochissime lavoratrici. Tuttavia, su questo fronte non sembrerebbero esserci novità all’orizzonte. Pertanto, non si esclude che Opzione donna possa avviarsi alla fine di quest’anno verso il tramonto. Tale misura potrebbe essere di fatto assorbita dall’Ape sociale che, invece, sarà molto probabilmente rinnovata anche nel 2024.