Assunzioni docenti da prima fascia GPS sostegno per l’anno scolastico 2023/24, dopo la fase ordinaria delle immissioni in ruolo e la procedura assunzionale straordinaria contenuta nel decreto PA, si procederà con la cosiddetta ‘chiamata veloce‘, una delle novità di quest’anno. I docenti, infatti, potranno presentare domanda sui posti eventualmente residui per un’altra provincia o regione rispetto a quella in cui si risulta inseriti nelle graduatorie provinciali per le supplenze.
Nomine finalizzate al ruolo da GPS per l’anno scolastico 2023/24: quante possibilità con la ‘chiamata veloce’?
Le maggiori possibilità di essere assunti tramite ‘chiamata veloce‘, manco a dirlo, saranno nelle regioni del Nord. Con il decreto PA è stata allargata la possibilità di usufruire della cosidetta ‘call veloce’ (o chiamata veloce) anche per gli aspiranti inseriti nella prima fascia delle Graduatorie Provinciali sostegno. La chiamata veloce sarà usufruibile solamente nel caso residueranno ancora posti di sostegno dopo le assunzioni da I fascia delle Gps e dagli elenchi aggiuntivi. Con la chiamata veloce sarà possibile rendersi disponibile (in maniera del tutto volontaria) per le immissioni in ruolo su sostegno per altra provincia rispetto a quella di iscrizione nelle Gps.
Attilio Varengo (Cisl Scuola), nel corso di un suo intervento a Orizzonte Scuola TV, ha sottolineato come ‘probabilmente i posti al Nord resteranno abbondantemente scoperti’. Varengo, comunque, ha sottolineato come si raggiungerebbero dei risultati più vantaggiosi se finalmente fossero tolti i paletti riguardanti la mobilità. ‘Se un docente è disponibile a spostarsi dal Sud al Nord per un’assunzione in ruolo – ha sottolineato il sindacalista – è evidente che il docente stesso si aspetta di poter rientrare appena possibile al Sud. Se da una parte il legislatore invita i docenti a spostarsi al Nord, dall’altro poi li blocca’.
Per quanto riguarda il sostegno, secondo Varengo, la chiamata veloce non produrrà risultati significativi in quanto il docente che possiede la specializzazione, spesso, ha la possibilità di ottenere un incarico di supplenza vicino alla provincia di residenza e quindi non sarebbe conveniente spostarsi, pur ottenendo, in seguito, il ruolo.
Attilio Varengo ritiene che sia quanto mai necessario adottare un piano di reclutamento che tenga conto di quelle che sono le esigenze degli insegnanti: se da una parte si desidera la stabilità nel lavoro, dall’altra si vorrebbe anche raggiungere la stabilità per quelle che sono le esigenze personali e familiari.