Stipendi personale docente e ATA, la situazione economica dei lavoratori della scuola, siano essi di ruolo che, a maggior ragione, precari sta diventando assolutamente insostenibile. Da anni si lamentano retribuzioni notevolmente al di sotto della media europea, eppure gli aumenti stipendiali concessi, compreso l’ultimo del ministro Valditara, non possono soddisfare le esigenze di chi lavora nella scuola, tanto più se si deve fare i conti con un’inflazione sempre più preoccupante.
Stipendi docenti e personale ATA, Anief: ‘Vicini allo sfruttamento puro, con malessere e frustrazione’
Il presidente di Anief, Marcello Pacifico, ha sottolineato come ormai ‘siamo vicini allo sfruttamento puro, uno sfruttamento che si manifesta con malessere e frustrazione. Abbiamo chiesto e chiederemo sempre – ha precisato il leader sindacale – investimenti corposi per aumentare i compensi, introdurre delle indennità e adeguare gli organici alle esigenze delle scuole. Questo vale per i docenti, ma anche per il personale Ata: è giusto che a un collaboratore scolastico venga dato uno stipendio non molto superiore ai sussidi sociali? – si domanda Marcello Pacifico – Può un insegnante ultra titolato, abilitato e specializzato essere pagato meno di un impiegato? Può un docente o Ata rimanere bloccato anche 40 anni sullo stesso profilo professionale senza avere opportunità reali di carriera?’.
Può un insegnante o un amministrativo della scuola svolgere servizio a mille chilometri da casa, in un istituto collocato in un territorio complicato, senza ricevere un euro di indennità?’. Ma le domande non finiscono qui perché il presidente di Anief si chiede come, nella scuola, non si possa nemmeno parlare di ‘buono pasto’ e come mai, nel pubblico impiego, l’assistente amministrativo delle scuole è l’unico a non percepire la specifica indennità di videoterminalista prevista dalla legge. Anief non dimentica nemmeno il fatto che servano delle risorse per l’organico aggiuntivo e per la valorizzazione del personale ATA e dei DSGA.