L’assegno accessorio una tantum previsto per tutti i dipendenti pubblici statali, spetta anche al personale ATA e ai DSGA. La Legge finanziaria ha previsto questo ‘aumento di stipendio‘ per le 13 mensilità del 2023. Il meccanismo stabilito si traduce in un aumento fisso dell’1,5% dello stipendio lordo, ma viene anche tassato. Ad ogni modo, finora, chi è amministrato da NoiPA non ha visto nemmeno un euro in quanto l’autorizzazione al pagamento non è ancora arrivata. Questo significa che al personale scolastico spettano anche gli arretrati da gennaio a maggio. Di quale cifra parliamo?
Aumento 1,5% negli stipendi NoiPA, si è ancora in attesa
Dato che NoiPA non è stato ancora autorizzato a liquidare l’assegno accessorio previsto dalla legge di Bilancio, chi lo attende ha diritto al pagamento dei 5 medi di arretrati accumulati finora. I motivi del ritardo, spiegati più volte. sembrano essere di natura tecnico-giuridica, legati all’interpretazione della legge. In attesa che alla Ragioneria dello Stato prendano una decisione, gli amministrati NoiPA aspettano di vederlo nel cedolino. L’unica certezza è che l’importo netto sarà inferiore a quanto indicato nelle tabelle pubblicate mesi fa, perché sarà soggetto a qualche forma di tassazione.
Arretrati assegno una tantum: di che cifre parliamo?
Il piccolo (diciamo pure piccolissimo) aumento atteso nel cedolino NoiPA legato all‘assegno accessorio una tantum al primo pagamento sembrerà più alto, in quanto vanno versati anche gli arretrati da gennaio a maggio. Come già fatto per il personale docente, abbiamo realizzato una tabella con il calcolo degli arretrati fino a questo mese per il personale ATA e DSGA. Di che cifra parliamo? Partendo dalle tabelle diffuse (al lordo) e moltiplicando gli importi mensili per cinque mensilità , abbiamo ricostruito quanto spetta in base all’anzianità di servizio. Di seguito i calcoli effettuati per la categoria.