Immissioni in ruolo per l’anno scolastico 2023/24, il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha recentemente parlato di un piano semplificazione per la scuola e soprattutto dell’obiettivo di riuscire a coprire tutte le cattedre a settembre: un obiettivo che, come sappiamo, ogni anno si ripresenta puntualmente e che puntualmente viene disilluso. Sarà così anche quest’anno? Tra le misure che il ministro intende mettere in campo ci sarebbe una migliore gestione delle supplenze brevi oltre ad un conferimento degli incarichi a tempo determinato più rapido e preciso.
Immissioni in ruolo 2023/24, quanti posti verranno coperti su posti comuni e sostegno?
A prescindere da quello che sarà il numero finale di cattedre autorizzate dal Ministero dell’Economia e delle Finanze per le assunzioni riguardanti il prossimo anno scolastico, le previsioni parlano di 56mila assunzioni circa. In particolare, le assunzioni su sostegno dovrebbero essere 19.472 con la stragrande maggioranza dei neoassunti provenienti dalla prima fascia delle graduatorie provinciali per le supplenze: saranno 17.126 i docenti abilitati che potranno ottenere la nomina finalizzata al ruolo, secondo la procedura straordinaria assunzionale inclusa nel decreto PA. Le restanti assunzioni, invece, saranno attuate tramite lo scorrimento delle graduatorie attualmente vigenti.
Giova ricordare che la novità di quest’anno è rappresentata dalla ‘chiamata veloce‘ su posti di sostegno, ovvero la possibilità di essere assunti sui posti residuati dopo la procedura ordinaria, in un’altra provincia o regione rispetto a quella delle GPS. Per quanto concerne, invece, le assunzioni su posti comuni, le previsioni parlano di 38mila docenti circa: la maggior parte dei neoassunti arriverà dallo scorrimento delle graduatorie di merito dei concorsi, inclusi gli idonei, mentre le restanti immissioni in ruolo riguarderanno gli aspiranti ancora presenti nelle graduatorie ad esaurimento.