L’emolumento accessorio una tantum è previsto per tutti i dipendenti pubblici statali, inclusi quelli della scuola, dalla legge di bilancio. Il meccanismo si traduce in un aumento fisso dell’1,5% dello stipendio lordo da corrispondere per le 13 mensilità degli stipendi del 2023, per cui da gennaio a dicembre (più la tredicesima). Ma fino al mese di giugno, non è stato ancora incluso nelle buste paga NoiPA. Ciò significa che ai lavoratori spettano gli arretrati a partire dalla mensilità di gennaio. Abbiamo realizzato una tabella con importi lordi e netti relativi ai docenti della scuola, in base ai dati pubblicati da TuttoLavoro24.

Emolumento 1,5% negli stipendi NoiPA

NoiPA non ha ancora ricevuto l’autorizzazione a liquidare l’assegno accessorio temporaneo previsto dalla finanziaria. I motivi, come abbiamo detto più volte, sembrano essere di natura tecnico-giuridici, legati all’interpretazione della legge. Non si è deciso se deve essere liquidato direttamente in busta paga assimilato alla retribuzione accessoria fissa e continuativa (es. indennità di amministrazione o retribuzione professionale docenti), o deve essere liquidato su autorizzazione del proprio ufficio come lo straordinario e il fis. In attesa della decisione della Ragioneria di Stato, gli amministrati NoiPA restano in attesa.

Arretrati assegno una tantum: importi netti e lordi

Dopo sei mesi di attesa, il piccolissimo aumento atteso nel cedolino NoiPA mensile inizia a diventare quasi una cifra ‘bonus’, per via degli arretrati accumulati. Nella tabella di seguito indichiamo gli importi al lordo e al netto per i docenti della scuola. Naturalmente si tratta di un calcolo approssimativo, e non al centesimo. Partendo dalle tabelle pubblicate e moltiplicando gli importi mensili per sei mensilità, si ricostruisce quanto spetta ai docenti di arretrato in base all’anzianità di servizio. Perché importi al netto? Perché l’assegno accessorio sarà assoggettato all’aliquota previdenziale del 8,80% ai fini pensionistici e dello 0,35% per fondo credito. Sulle fasce 28 e 35 è stata applicata l’aliquota fiscale del 35%.

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