Legge 104
Legge 104

Lo scorso agosto l’INPS ha introdotto novità in merito ai permessi relativi alla Legge 104 e al congedo straordinario. Per quanto riguarda i permessi, è stato abbandonato il concetto di referente unico. Tale previsione normativa comporta, pertanto, che a fare data dal 13 agosto 2022, più soggetti aventi diritto possano richiedere l’autorizzazione a fruire dei permessi alternativamente tra loro, per l’assistenza alla stessa persona disabile grave. Eppure, un lettore scrive alla nostra rubrica L’avvocato risponde: “Buonasera avvocato, a mio padre è stata riconosciuta la legge 104 comma 3. A scuola hanno detto che non possiamo richiedere la 104 in due (vorremmo chiederla io e mia sorella). Ma io avevo sentito che non esiste più il referente unico. Ho forse capito male? Cosa devo fare?”.

Permessi Legge 104: addio referente unico

Al quesito della nostra lettrice rispondono gli avvocati Domenico Lioi e Maria Giada Fuoco, che scrivono: La Legge 104 del 1992, è stata introdotta dal legislatore per garantire “diritti, integrazione sociale e assistenza della persona handicappata” e viene concessa a chi “ … presenta minorazione fisica, psichica o sensoriale, stabilizzata o progressiva, che è causa di difficoltà di apprendimento, di relazione o di integrazione lavorativa e tale da determinare un processo di svantaggio sociale o emarginazione”. Per il riconoscimento di tale requisito, è necessaria avanzare una specifica richiesta alla sede INPS di appartenenza, a mezzo del medico di famiglia e, successivamente, ratificata da un patronato, il quale si preoccuperà di inoltrare tutta la documentazione medica.

Il D.Lgs n. 105 del 30 giugno 2022, nel dare attuazione alla direttiva (UE) n. 2019/1158, relativa all’equilibrio tra attività professionale e vita familiare per i genitori e i prestatori di assistenza, ha introdotto alcune importantissime novità normative in materia di permessi e di congedi per l’assistenza ai soggetti riconosciuti disabili in situazione di gravità ai sensi dell’articolo 3, comma 3, della legge 5 febbraio 1992, n. 104. Il richiamato D.lgs, nel riformulare il comma 3 dell’articolo 33 della legge n. 104/1992, ha eliminato il principio del “referente unico dell’assistenza” con riguardo ai giorni di permesso spettanti ai caregiver familiari di soggetti con disabilità grave, che fino ad oggi potevano essere autorizzati a un solo lavoratore dipendente, ad esclusione dei genitori.

In conclusione

Pertanto, a decorrere dal 13 agosto 2022, fermo restando il limite complessivo di tre giorni di permesso mensile per l’assistenza allo stesso individuo con disabilità in situazione di gravità, il diritto può essere riconosciuto, su richiesta, a più soggetti tra quelli aventi diritto, che possono fruirne in via alternativa tra loro. Da tale previsione normativa, a parere dello scrivente avvocato, deriva che il lettore può richiedere l’autorizzazione a fruire dei permessi, unitamente alla sorella, per l’assistenza al padre affetto da disabilità grave. La relativa richiesta potrà essere presentata o collegandosi al portale INPS o rivolgendosi ai patronati.

Avv. Domenico Lioi e Avv. Maria Giada Fuoco