In merito alle modifiche normative annunciate nelle scorse settimane riguardanti i docenti ‘ingabbiati’, i nuovi concorsi ordinari e i nuovi percorsi abilitanti, queste saranno incluse in un decreto ‘ad hoc’: non entreranno, quindi, nella legge di conversione del decreto PA, oggetto di votazione alla Camera, oggi 6 giugno. Il decreto, atteso per la settimana prossima, permetterà anche di abbreviare i tempi rispetto alla procedura di conversione in legge dello stesso decreto PA.
In arrivo decreto contenente le modifiche riguardanti i docenti ‘ingabbiati’, i nuovi concorsi e i percorsi abilitanti
Sarà , dunque, un decreto ‘omnibus’, come riporta l’edizione odierna del quotidiano economico ‘Italia Oggi’ (martedì 6 giugno 2023) ad inglobare le modifiche normative che riguardano i docenti ‘ingabbiati’, i nuovi percorsi abilitanti e i nuovi concorsi. Con il nuovo decreto in arrivo, quindi, si dovrebbe risolvere il problema dei docenti ‘ingabbiati’, dei docenti ingabbiati, vale a dire gli insegnanti assunti in ruolo che vorrebbero cambiare ruolo o grado d’istruzione ma che non possono farlo a motivo dell’assenza di un corso abilitante. Il nuovo decreto, inoltre, provvederà ad introdurre, per via legislativa, lo scritto dei concorsi ordinari con la modalità ‘a crocette’, al fine di consentire una maggiore rapidità nelle prove selettive.
Inoltre, si provvederà a modificare la percentuale di crediti formativi universitari che gli aspiranti docenti potranno acquisire attraverso la frequenza di corsi erogati a distanza: attualmente è al 20 per cento ma si dovrebbe portare sino al 50 per cento per alleggerire il lavoro delle Università . Quest’ultima modifica riguarderà da vicino il DPCM, anch’esso di imminente uscita (seppur con 10 mesi di ritardo), che dovrà disciplinare i percorsi abilitanti formativi previsti dalla riforma del PNRR. Una volta pubblicato il decreto, quindi, gli atenei potranno avviare i percorsi per le abilitazioni che dovranno concludersi in tempo per permettere le assunzioni dei 70mila docenti previsti dal target imposto dall’Unione Europea nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.