Il Comitato Precari Uniti per la Scuola, in riferimento all’Ordine del Giorno presentato da Fratelli d’Italia finalizzato ad apportare modifiche al concorso straordinario bis, sottolineano, in una nota informativa, come sia davvero arrivato il momento di dire basta alle discriminazioni perpetrate ai danni dei precari che, riponendo fiducia nei requisiti contenuti nel bando, non si sono iscritti. Il giusto merito deve andare a chi merita.
Comitato Precari Uniti per la Scuola: ‘Basta con le discriminazioni! Il giusto merito a chi merita’
In una nota informativa, il Comitato Precari Uniti per la Scuola dice basta alle discriminazioni come quella di voler trasformare il concorso straordinario bis in un concorso abilitante solo per gli iscritti. Una decisione discutibile in quanto, mancando in quel concorso il voto minimo di idoneità, tutti i candidati risulterebbero abilitati solamente per essersi iscritti e presentati, anche conseguendo voti pari a zero. Eppure, dopo il ritiro dell’ennesimo emendamento di Fratelli d’Italia finalizzato a modificare quel concorso, alcuni Onorevoli dello stesso partito, su pressione incalzante degli iscritti, hanno riformulato quell’emendamento trasformandolo in un Ordine del Giorno che impegna il Governo “a concedere l’opportunità a tutti i partecipanti al concorso straordinario bis …. di conseguire l’abilitazione, anche con percorsi a pagamento e a carico degli stessi”.
Tutto ciò va in contrasto con la visione della scuola da parte del Ministero dell’Istruzione
Tutto ciò, sottolinea il Comitato Precari Uniti per la Scuola, non fa altro che contraddire la visione del Ministero dell’Istruzione e del Merito di una scuola il cui centro sia, per l’appunto, il merito: tutto ciò rappresenta un sopruso nei confronti di chi ha ottenuto l’abilitazione superando concorsi o percorsi abilitanti altamente selettivi. Sembra che l’unico motivo di interesse della politica – sottolinea il Comitato Precari Uniti per la Scuola, sia il concorso straordinario bis, relegando in subordine quelle che sono, invece, le più pregnanti questioni del sistema scolastico.
Vengono citati i docenti che sono ancora in attesa del titolo abilitante conseguito all’estero e i collaboratori scolastici estromessi dal piano assunzionale del governo a differenza delle altre figure professionali ATA. Inoltre, viene rimarcato il fatto che non vi sia alcuna attenzione nei confronti dei precari che nelle scuole hanno svolto le stesse funzioni dei colleghi di ruolo, oltre ai nuovi percorsi abilitanti che prevedono l’accesso a numero chiuso con preselezione.
Il Comitato Precari Uniti per la Scuola sottolinea che sarebbe uno scandalo se chi ha partecipato al concorso straordinario bis, ora, dovesse ottenere dei trattamenti di favore. Nel seguente link pubblichiamo il testo integrale della nota informativa del Comitato Precari Uniti per la Scuola.