Concorso straordinario bis, i precari che hanno partecipato alla procedura concorsuale straordinaria chiedono che l’Ordine del Giorno presentato dall’Onorevole Fabio Rampelli e accolto dal governo possa essere trasformato in decreto legge. Tutto ciò permetterebbe l’accesso ad un percorso abilitante e la conseguente iscrizione nella prima fascia delle Graduatorie Provinciali per le Supplenze. Tale richiesta è legata soprattutto al prossimo incontro Ministero dell’Istruzione-sindacati, in programma domani, martedì 13 giugno.
Concorso straordinario bis, i precari formulano precise richieste al governo
In una nota informativa diffusa nelle ultime ore, i precari che hanno partecipato all’ultimo concorso straordinario bis chiedono supporto alle organizzazioni sindacali Flc-Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola Rua, Snals-Confsal, Gilda Unams, Anief, USB Scuola e UGL Scuola, in merito ai passaggi cruciali che, in questi giorni, potrebbero segnare in maniere indelebile il loro futuro. La richiesta principale è quella riguardante la trasformazione in decreto legge dell’ODG presentato dall’Onorevole Fabio Rampelli (e già accolto dal governo): tutto ciò darebbe la possibilità ai precari di poter accedere ad un percorso abilitante con la conseguente iscrizione in prima fascia delle GPS.
ODG Rampelli venga trasformato in decreto legge
Se tutto ciò non dovesse avvenire – sottolineano i precari che hanno partecipato al concorso straordinario bis – migliaia di docenti precari storici, fra cui tantissimi che con un’esperienza ultradecennale sostengono la scuola e sorreggono economicamente le loro famiglie, finirebbero in coda ai nuovi idonei di altri concorsi non richiedenti alcun requisito di servizio minimo’. I precari del concorso straordinario bis confidano sul fatto che i sindacati non si sottrarranno all’ardua opera di demolizione di un sistema di reclutamento radicalmente sbagliato e ingiusto. Nel seguente link riportiamo il testo integrale della nota informativa diffusa dal Coordinamento Modifichiamo il Concorso Straordinario Bis.
