Assegnazioni provvisorie e utilizzazioni, è stata sottoscritta nella mattinata di oggi, 13 giugno, l’intesa tra il Dipartimento Istruzione del Ministero dell’Istruzione e del Merito e i sindacati in relazione alla proroga, anche per le operazioni di mobilità annuale per l’anno scolastico 2023/24, delle disposizioni del CCNI sottoscritto l’8 luglio 2020.
Assegnazioni provvisorie e utilizzazioni, anche i docenti assunti da GPS potranno fare domanda
Anche i docenti assunti da GPS o da concorso comma 9 bis che, superando positivamente il periodo di prova, saranno titolari di contratto a tempo indeterminato a partire dal 1° settembre 2023, potranno inoltrare domanda per l’assegnazione provvisoria. L’intesa raggiunta tra il Ministero dell’Istruzione e del Merito e i sindacati, così come riporta una nota informativa diffusa da Cisl Scuola, prevede inoltre che, in sede di contrattazione integrativa regionale, possano essere introdotte misure specifiche relative ai territori interessati da eventi sismici o alluvionali.
Il testo firmato quest’oggi sarà trasmesso agli uffici territoriali, insieme a una nota dove saranno indicati i termini per la presentazione delle domande. L’ipotesi avanzata dal Ministero prevedeva, a tal proposito, la finestra temporale compresa tra il 15 giugno e il 4 luglio. Secondo quanto riporta Cisl Scuola, il Ministero si è riservato di valutare un eventuale posticipo delle date o eventualmente l’indicazione di termini diversi tra docenti e ATA.
I docenti assunti da Graduatorie Provinciali per le Supplenze e ai sensi del comma 9 bis potranno presentare domanda in formato cartaceo: tutto ciò è dovuto al fatto di non essere ancora inseriti come docenti di ruolo nel database del sistema POLIS. Il modello di domanda sarà messo a disposizione degli interessati sul sito del Ministero dell’Istruzione e del Merito. La stessa procedura è prevista anche per il personale ATA, gli insegnanti di religione cattolica e il personale educativo.
Tutte le domande presentate in formato cartaceo dovranno essere inviate secondo le modalità previste dal Codice dell’Amministrazione digitale e quindi con Posta Elettronica Certificata (PEC).