DPCM 60 CFU, il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha presentato ai sindacati la bozza relativa al DPCM inerente al percorso universitario di formazione iniziale e abilitazione dei docenti per la scuola secondaria di primo e secondo grado. Si tratta del decreto atteso già per la fine del mese di luglio dello scorso anno, in quanto legato alle riforme PNRR: il decreto, poi, per una serie di motivazioni, ha subìto un cospicuo ritardo. Ecco le novità in arrivo per i docenti.
DPCM 60 CFU, le novità in arrivo per le abilitazioni dei docenti (BOZZA decreto)
Il primo aspetto da considerare è quello riguardante la platea di aspiranti docenti che potrà conseguire l’abilitazione secondo le nuove regole: infatti, il Ministero dell’Istruzione e del Merito, per i tre anni scolastici successivi, si baserà sul reale fabbisogno di docenti. Di conseguenza, il numero di docenti sarà stimato, per ogni classe di concorso, in considerazione della previsione degli organici e dei docenti che hanno sottoscritto un contratto a tempo determinato negli anni precedenti, senza abilitazione.
Tale fabbisogno verrà comunicato annualmente al Ministero dell’Università e della Ricerca: gli atenei, dal canto loro, dovranno indicare il livello sostenibile di attivazione dei nuovi percorsi abilitanti. I corsi dovrebbero partire dal prossimo autunno e, in ogni caso, con l’anno accademico 2023/24.
Requisiti
I requisiti richiesti per accedere ai percorsi sono i seguenti: possesso della laurea + 24 CFU conseguiti entro il 31 ottobre 2022 per le classi di concorso della tabella A del DPR 19/2016 e DM 259/17; possesso del diploma per gli ITP; essere iscritti regolarmente a corsi di studio per il conseguimento dei titoli idonei all’insegnamento a condizione che si siano già conseguiti almeno 180 CFU.
Prevista una riserva del 40 per cento dei posti sul totale dell’offerta formativa delle Università per i docenti precari che intendano conseguire un’ulteriore abilitazione (i cosiddetti docenti ingabbiati) e per i docenti specializzati su sostegno che intendano conseguire l’abilitazione su posto comune.
I costi
Per quanto riguarda i costi per la frequenza dei corsi per i 60 CFU, il costo massimo è di 2500 euro, 2000 per gli studenti che hanno conseguito almeno 180 CFU e per i docenti che vorranno conseguire un’altra abilitazione con i corsi da 30 CFU. Lo stesso discorso vale per i docenti specializzati su sostegno che intendono conseguire un’ulteriore abilitazione su posto comune e per i docenti che, dopo il concorso, dovranno conseguire i 30 CFU nell’anno di prova con contratto a tempo determinato. Per lo svolgimento della prova finale, saranno richiesti altri 150 euro.
La prova finale
Per quanto concerne la prova finale, sono previste una prova scritta e una lezione simulata. La prova scritta riguarderà una sintetica analisi critica di episodi, casi, situazioni e problematiche che si sono verificate durante il tirocinio diretto e indiretto svolto nel percorso di formazione iniziale. È importante sottolineare che si tratta ancora della bozza del DPCM e che, pertanto, le suddette informazioni possono essere ancora soggette ad importanti modifiche.