Abilitazione docenti, dopo l’approvazione del decreto legge PA 2 da parte del Consiglio dei ministri si avvicina la pubblicazione del nuovo DPCM che dovrà regolamentare il nuovo sistema di abilitazione degli insegnanti. L’obiettivo del Ministero dell’Istruzione e del Merito è quello di avviare i nuovi corsi entro il prossimo mese di ottobre: il testo del provvedimento attuativo, comunque, è stato inviato nei giorni scorsi al CSPI e al CUN.
Formazione docenti, i contenuti del nuovo DPCM sul nuovo sistema di abilitazione degli insegnanti
Secondo quanto riporta l’edizione odierna del quotidiano economico ‘Il Sole 24 Ore’ (lunedì 19 giugno 2023), i nuovi corsi formativi, secondo il cronoprogramma del Ministero dell’Istruzione e del Merito, dovrebbero partire entro il mese di ottobre. Gli allegati al DPCM andranno a specificare le materie oggetto della formazione. Sono previsti 10 CFU per l’area pedagogica, 18 sulle metodologie didattiche e 20 di tirocinio diretto e indiretto (per ogni credito serve un impegno in presenza nei gruppi classe di almeno 12 ore).
Gli aspiranti docenti, una volta ottenuti i CFU, saranno chiamati a superare una prova finale che consisterà in uno scritto e in una lezione simulata di 45 minuti, dove l’aspirante sarà chiamato a progettare un’attività didattica innovativa. Il percorso formativo sarà considerato come superato con la votazione di 7/10 in entrambe le prove. Il nuovo DPCM e gli allegati indicheranno i casi in cui occorrerà conseguire 30 CFU oppure 36 CFU.
Chi dovrà conseguire 30 CFU e chi 36
Per quanto riguarda il conseguimento dei 30 CFU, questi interesseranno i precari con tre annualità di servizio che hanno superato il concorso a cattedra ma che non sono ancora abilitati (in questo caso le discipline di area pedagogica varranno al massimo 4 CFU); i 30 CFU riguarderanno anche coloro che, sino al 31 dicembre 2024, potranno partecipare alla selezione avendo già conseguito 30 CFU. Gli allegati al DPCM specificheranno sia il contenuto dei 30 CFU necessari per partecipare alla selezione sia quelli riguardanti il completamento del percorso abilitante (con prova finale).
Per quanto concerne, invece, gli interessati all’ottenimento dei 36 CFU, si tratta di coloro che sono in possesso dei 24 CFU vecchio ordinamento e che, pertanto, dovranno andare a completarli con i restanti 36. Il Ministero dell’Istruzione e del Merito programmerà il fabbisogno di docenti per i tre anni scolastici successivi e ne darà comunicazione al MUR in modo tale da poter individuare il ‘livello sostenibile’ di attivazione dei percorsi di formazione iniziale.