Docente di sostegno alla lavagna
Docente di sostegno alla lavagna

Sostegno, le metodologie didattiche inclusive rappresentano quell’insieme di strategie ed approcci educativi che permettono all’insegnante di supportare gli alunni con BES (Bisogni Educativi Speciali) all’interno di un determinato contesto. Il docente di sostegno è chiamato a mettere in pratica la didattica inclusiva: per quanto riguarda le metodologie didattiche di sostegno, queste si concentrano sul singolo individuo e dovranno adattarsi a quelle che sono le particolari esigenze, abilità ed interessi.

Sostegno, che cosa sono e quali sono le metodologie didattiche inclusive?

La didattica inclusiva offre diversi strumenti validi per far si che le lezioni possano essere eque ed accessibili a tutti. Tra questi ci sono:l’apprendimento cooperativo; il lavoro di gruppo e/o a coppie; la suddivisione del tempo in tempi; l’utilizzo di mediatori didattici; l’uso di attrezzature e ausili informatici, di software e sussidi specifici; l’apprendimento per scoperta e il tutoring. Il tutoring, ad esempio, offre opportunità straordinarie per l’educazione dell’alunno, soprattutto per chi vive una situazione di handicap. Questo metodo permette un’educazione individualizzata e, nello stesso tempo, è in grado di perseguire degli obiettivi sociali di integrazione. 

Il tutoring

Questa proposta di pratica pedagogica nasce dall’esigenza di rispondere alle diverse sfide riguardanti le difficoltà di apprendimento. L’elemento centrale di questa metodologia didattica è il considerare gli alunni come portatori di esperienze diverse che devono interagire ed integrarsi al percorso formativo. L’assunzione di ruoli diversi, in questo caso, porta a sviluppare competenze diverse. Viene stabilito un importante scambio tra “Tutor” e “tutee”, sia dal punto di vista affettivo-relazionale che da quello cognitivo. Il progetto di aiuto reciproco può essere strutturato in diversi modi: ad esempio un alunno che fa da maestro ad un altro oppure un alunno che fa da maestro ad un gruppo oppure un alunno che svolge funzione di insegnamento in classe con l’intera scolaresca o ancora un alunno con un certo tipo di difficoltà che aiuta un compagno con deficit. 

L’apprendimento per scoperta

L’apprendimento per scoperta (teoria di Bruner) si basa sostanzialmente sul concetto di rappresentazione. Secondo Bruner, l’apprendimento avviene attraverso la trasmissione di contenuti di conoscenza, proprio all’interno di specifici contesti sociali, come per esempio la scuola; i “saperi”, vengono dunque acquisiti dal bambino, attraverso le esperienze compiute all’interno del contesto sociale e culturale di appartenenza.

Apprendimento cooperativo

Nell’apprendimento cooperativo, l’alunno ha la possibilità di sperimentarsi in uno spazio di apprendimento in cui, grazie alla collaborazione reciproca, è più facile sviluppare competenze strategiche e trasversali, collegamenti tra contenuti e approfondimenti.