Esame di maturità 2023, seconda prova scritta: lo svolgimento della traccia per alcuni studenti non è stata l’unica difficoltà. “Ho svolto la seconda prova in un corridoio della scuola, senza finestre e aerazione. Gli occhiali mi scivolavano sul naso a causa del sudore e avevo i vestiti bagnati”. E’ la testimonianza di uno studente di un liceo in provincia di Catania, che ci spiega che a rendere questa prova più difficile del previsto sono state le alte temperature, che rendevano la concentrazione impossibile.
Seconda prova della maturità nel caldo
Lo studente, che chiede di restare anonimo, continua: “Abbiamo avuto 6 ore a disposizione per svolgere la seconda prova scritta, ma la traccia era articolata e la temperatura infuocata. Avevo portato con me 1 litro di acqua e 1/2 litro di tè zuccherato, ma a metà della prova avevo terminato entrambi. Faceva troppo caldo. Mi son sentito male e avevo il battito accelerato. Alla fine ho chiesto se potevo consegnare lo scritto ricopiato in bella solo per metà. Dovevo uscire da lì dentro, perché rischiavo di svenire. Il commissario si è reso conto del mio stato e mi ha gentilmente invitato ad andar via, rassicurandomi che andava bene così. Non credo che in queste condizioni climatiche si possa dare il meglio di sè in un esame di Stato”.