Il Comitato Precari Uniti per la Scuola, attraverso una nuova nota informativa, ha preso nuovamente posizione contro la campagna promossa dai partecipanti all’ultimo concorso straordinario bis per l’introduzione di modifiche all’ultima procedura straordinaria. I precari hanno spiegato le motivazioni per cui tali richieste non possono trovare giustificazione.
Comitato Precari Uniti per la Scuola: ‘Molte ragioni per dire no a modifiche al concorso straordinario bis’
L’accesso ai percorsi formativi abilitanti all’insegnamento – sottolinea il Comitato Precari Uniti per la Scuola – dev’essere garantito a tutte le categorie interessate, cioè triennalisti di statali e paritarie, ingabbiati e dottori di ricerca, tenendo conto delle rispettive specificità.
Devono essere assolutamente evitati trattamenti di favore per coloro che hanno partecipato al concorso straordinario bis, in quanto tutto ciò manderebbe su tutte le furie i quattro quinti della categoria che proprio per il fatto che il concorso straordinario bis non prevedeva abilitazione e graduatorie di merito non si sono iscritti. Di fatto si ritroverebbero presi in giro.
Le ragioni di un NO
Il Comitato Precari Uniti per la scuola ha messo in evidenza almeno 5 buone ragioni per dire no alle modifiche al concorso straordinario bis. In primo luogo perché il concorso non era accessibile a tutti e, in particolare, i pochi posti residuali, dove c’erano, non erano distribuiti in modo omogeneo sul territorio. In secondo luogo, come precisato poc’anzi, moltissimi non si sono iscritti alla procedura concorsuale straordinaria proprio perché il bando non prevedeva né abilitazione né graduatorie di merito. Quindi perché ora chi si è iscritto dovrebbe avere un canale privilegiato per soddisfare i propri interessi, quando originariamente tali condizioni non erano presenti? Se fossero state tra i requisiti del bando tutti gli aventi diritto avrebbero partecipato!
Si ritiene inaccettabile, inoltre, che gli iscritti affermino che “tutti i concorsi precedenti sono stati modificati” per giustificare il totale rimodellamento dello Straordinario bis a loro favore: ‘siamo stanchi dell’incertezza del diritto che ha finora danneggiato migliaia di colleghi!”
Un’altra ragione è dovuta al fatto che chi si è iscritto e non è rientrato nei posti messi a bando non può legittimamente definirsi idoneo vincitore. Non è sufficiente pagare una tassa concorsuale e presentarsi davanti a una commissione per sostenere di aver vinto un concorso!
Infine, occorre ricordare che l’abilitazione all’insegnamento ha un valore e si consegue attraverso concorsi e percorsi abilitanti selettivi.
“Concedere l’opportunità a tutti i partecipanti al Concorso Straordinario bis …. di conseguire l’abilitazione” senza alcuna selezione significherebbe che tutti i candidati risulterebbero abilitati soltanto per essersi iscritti e presentati, anche conseguendo voti pari a zero, non avendo quel concorso nemmeno una soglia minima di voto. A questo indirizzo è possibile trovare il testo integrale della nota informativa diffusa dal Comitato Precari Uniti per la Scuola.