Concorsi scuola, sono ben sei le procedure concorsuali che caratterizzeranno i prossimi mesi: quattro riguardano il personale docente, due i dirigenti scolastici. Per quanto riguarda i presidi, entro la fine del mese di luglio, dovrebbero essere pubblicati i bandi per il concorso ordinario (su base regionale) e quello straordinario (di carattere nazionale). Sono quattro, invece, i concorsi che interesseranno gli aspiranti docenti.
Concorsi scuola 2023, le procedure concorsuali in arrivo per docenti e dirigenti scolastici
Per quanto riguarda il personale docente, la prima selezione riguarderà le assunzioni straordinarie, previste anche quest’anno, dalla prima fascia delle Graduatorie Provinciali per le Supplenze. L’obiettivo è quello di assumere circa 19mila docenti di sostegno. Si tratterà di nomine finalizzate al ruolo: dopo l’anno di formazione e prova, scatterà l’immissione in ruolo (previa valutazione positiva del percorso annuale).
Concorso straordinario ter
La seconda procedura concorsuale è quella che riguarderà il cosiddetto ‘concorso straordinario ter‘, la selezione annunciata lo scorso mese di aprile dal ministro Valditara e che dovrebbe portare alla cattedra circa 35mila nuovi docenti: il concorso sarà riservato a chi possiede almeno tre anni di servizio negli ultimi 5 oppure è in possesso dei 24 CFU, necessari per l’abilitazione secondo il vecchio ordinamento. Una volta superato il concorso, gli aspiranti docenti dovranno conseguire i restanti CFU che mancano per arrivare a 60, secondo quelle che sono le nuove regole per il conseguimento dell’abilitazione. Nel primo caso serviranno 30 CFU, nel secondo 36.
Concorsi IRC
Novità in arrivo anche per gli aspiranti prof di religione che, nei prossimi mesi, saranno impegnati in un concorso ordinario e in uno straordinario per circa 6mila disponibilità complessive. Il numero di posti banditi, tuttavia, è ancora in corso di definizione.
Cambiano le regole per i prossimi concorsi
Secondo quanto previsto dal nuovo decreto Pa 2, pubblicato in Gazzetta Ufficiale nei giorni scorsi, tutti i concorsi legati al Piano nazionale di ripresa e resilienza si svolgeranno secondo regole semplificate: la prima prova consisterà in un quiz computer based a “crocette”che verterà solo sugli aspetti pedagogici mentre la prova orale accerterà il possesso delle conoscenze disciplinari nella materia da insegnare. Il sistema semplificato varrà solamente per i concorsi banditi durante la fase di applicazione del PNRR. Successivamente, il Ministero dell’istruzione e del Merito dovrà scegliere tra quesiti a risposta chiusa e quelli a risposta aperta.