Si avvicina sempre di più la prima scadenza relativa alla dichiarazione dei redditi 2023. Il prossimo 30 giugno, infatti, è il termine ultimo per il pagamento di saldo e primo acconto delle imposte per i soggetti esclusi dalla proroga. Vediamo chi dovrà tenere conto di questa data e per chi c’è ancora tempo.
Dichiarazione dei redditi 2023: prima scadenza il 30 giugno
Come abbiamo anticipato poco fa, il 30 giugno è la prima scadenza da tenere a mente per la dichiarazione dei redditi 2023. In particolare, entro questa data sarà necessario pagare il saldo ed il primo acconto delle imposte sui redditi, dall’Irpef alla cedolare secca, dovute dai soggetti diversi dalle partite Iva e dagli altri beneficiari della proroga al 20 luglio. Inoltre, la dichiarazione dei redditi 2023 potrà essere presentata entro la medesima scadenza in modalità cartacea e tramite gli uffici postali dagli eredi di persone decedute nel corso del 2022 ed entro il 28 febbraio 2023. Per loro ci sarà, quindi, un anticipo di cinque mesi rispetto alla scadenza ordinaria del 30 novembre.
Chi può beneficiare della proroga al 20 luglio
Il Ministero delle Finanze con il comunicato stampa del 14 giugno ha preannunciato una proroga al 20 luglio per i versamenti delle imposte annuali previsti per il 30 giugno, ma solo per alcuni contribuenti. Potranno, quindi, beneficiare della proroga senza l’applicazione di maggiorazioni i titolari di partita Iva, inclusi i forfettari, ed enti, società di persone e società di capitali per l’Ires e l’Irap che hanno realizzato nell’anno precedente ricavi o compensi non superiori a 5.164.569 euro. Potranno usufruire del rinvio anche i soci di società di persone e i soci di società a responsabilità limitata che abbiano optato per la “trasparenza fiscale”.