Riforma pensioni
Pensionati

Lunedì 26 giugno 2023, intorno alle ore 11, si è aperto il nuovo tavolo tra Governo e sindacati per discutere sul futuro della prossima Riforma delle pensioni. A tal proposito, la Ministra del Lavoro Marina Calderone ha prima incontrato le imprese e dopo i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Maurizio Landini, Luigi Sbarra e Pierpaolo Bombardieri

Riforma pensioni: si riapre il tavolo

Come precedentemente anticipato, questa mattina si è aperto il nuovo tavolo sul tema pensioni. All’incontro i rappresentanti sindacali si sono presentati con l’idea di chiedere per i lavoratori una forma di flessibilità in uscita intorno ai 62-63 anni, il ripristino di Opzione donna nella sua versione precedente rispetto a quella attuale e la pensione di garanzia per i giovani. “Speriamo si apra davvero una trattativa, finora non è avvenuto” ha esordito il leader Cgil Maurizio Landini poco prima dell’inizio del confronto. “Chiediamo un’accelerazione sulla Riforma delle pensioni. Dobbiamo lavorare per superare le rigidità della legge Fornero” ha invece commentato il segretario Cisl Luigi Sbarra.

Il Governo dal canto suo è molto probabile debba accantonare momentaneamente l’ipotesi di Quota 41 secca, per favorire la proroga di un altro anno di Quota 103. Alla luce di queste premesse, quali sono stati i primi punti discussi in agenda?

I primi punti in agenda

Secondo quanto riportato dal Sole 24 Ore, la Ministra Calderone ha messo sul tavolo diverse questioni di primaria importanza direttamente collegate al problema pensionistico, tra cui:

  • flessibilità in uscita;
  • allargamento della platea relativa all’Ape sociale;
  • previdenza complementare con un nuovo semestre di silenzio assenso;
  • deducibilità delle misure di welfare;
  • pensione contributiva per giovani e donne;
  • strumento unico per gli esodi incentivati.

L’obiettivo sarebbe dunque quello di delineare un quadro di interventi già a partire dal prossimo settembre, in previsione della nuova Legge di bilancio. Al momento, però, il capitolo risorse e quello relativo al ripristino di Opzione donna non sarebbero ancora stati affrontati. Tuttavia, si starebbe andando verso un unico strumento per gli esodi incentivati sulla falsa riga del contratto di espansione, della durata massima di 7 anni.