pensioni
Denaro, sveglia

Lo scorso 26 giugno si è svolto un nuovo incontro fra Governo e sindacati durante cui si è discusso del futuro del sistema pensionistico con particolare attenzione al post Quota 103, che potrebbe vedere l’introduzione di Quota 41 senza limiti di età, Opzione donna ed altre importanti misure.

Riforma pensioni: che fine faranno Quota 41 e Opzione donna?

Malgrado di recente si sia sentito spesso parlare di una possibile proroga di Quota 103, il Governo Meloni sembrerebbe rimanere intenzionato ad introdurre Quota 41 senza limiti di età. Ciò significa, quindi, che i lavoratori prossimi alla pensione potrebbero lasciare il mondo del lavoro al raggiungimento dei 41 anni di contributi versati a prescindere dall’età anagrafica. Al momento l’Esecutivo non è sceso nei dettagli di come intende attuare la riforma. Molto dipenderà dalle risorse economiche disponibili.

Per quanto riguarda invece Opzione donna, per ora pare tramontare l’ipotesi di un rinnovo della misura alle condizioni precedenti rispetto a quelle attuali. Il Governo starebbe piuttosto studiando un nuovo strumento che consenta alle donne di andare prima in pensione senza penalizzazioni sull’assegno.

Gli altri punti in programma

Durante l’incontro dello scorso 26 giugno, il Governo ha inoltre focalizzato l’attenzione sulla flessibilità in uscita e su un possibile ampliamento della platea dei beneficiari dell’Ape sociale e sulla pensione contributiva per giovani e donne. La ministra del Lavoro Marina Calderone si è infine soffermata sulla necessità di istituire uno strumento unico per disciplinare gli esodi incentivati. Ad oggi, infatti, ce sono ben 3: l’isopensione, i contratti di espansione e gli assegni stipulati nell’ambito di trattative dirette tra il lavoratore e datore.