insegnanti scuole paritarie
insegnanti scuole paritarie

Tra gli emendamenti presentati al Decreto PA bis troviamo anche la proposta che punterebbe a parificare i docenti delle scuole paritarie a quelli delle scuole statali, almeno con riferimento all’abilitazione. Se andasse in porto si tratterebbe di una piccola vittoria per circa 15mila insegnanti che aspettano da anni che il loro servizio sia in un qualche modo posto sullo stesso piano di quello svolto in ambito pubblico. In settimana si potranno avere risposte dal momento che la Camera ha già iniziato l’esame delle proposte emendative.

In cosa consiste l’emendamento che ‘salva’ i docenti delle scuole paritarie

La proposta presentata in Commissione Lavoro alla Camera al Decreto PA bis punta ad abilitare gli insegnanti che hanno alle spalle servizio svolto completamente o prevalentemente presso le scuole paritarie senza passare per il tramite del ‘concorsone’ di Stato.

L’emendamento in questione, presentato da Fratelli d’Italia, permette ai docenti, che negli ultimi cinque anni hanno insegnato almeno tre anni (anche non continuativi) in una scuola paritaria di cui almeno uno nella specifica classe di concorso per la quale scelgono di conseguire l’abilitazione, di conseguire 30 crediti abilitanti anziché 60. Questa proposta, se passasse, varrebbe in via transitoria per gli anni scolastici 2023/2024, 2024/2025 e 2025/2026.

Malagola: “Passo verso una reale parità scolastica”

Lorenzo Malagola (FdI), tra i firmatari dell’emendamento in questione, è intervenuto a Tempi commentando la ratio della proposta:

“Andava riconosciuto lo sforzo che le scuole paritarie hanno fatto per garantire servizi educativi di qualità in questi anni, soprattutto durante il Covid, spesso facendo meglio di tante statali. Questa norma dà loro più stabilità.

Questo emendamento permette di riallineare le condizioni contrattuali tra i docenti delle statali e quelli delle paritarie. È un primo passo di un percorso che il governo intende fare nei prossimi anni. È nostra intenzione intervenire sulla parità scolastica anche per quel che riguarda il tema della fiscalità.

La parità si sostanzia in almeno tre elementi: la parificazione del trattamento contrattuale dei docenti, un sostegno alle scuole paritarie e statali – ad esempio con i finanziamenti del Pnrr –, il sostegno a livello fiscale alle famiglie affinché la scelta della scuola sia veramente libera.”