Dal 14 luglio 2023 entra in vigore il nuovo codice di condotta rivolto ai dipendenti pubblici. Le nuove norme saranno quindi applicate anche al comparto scolastico prevedendo nuovi obblighi per dirigenti e lavoratori. Il riferimento è il DPR n. 81 del 13 giugno 2023 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale lo scorso 29 giugno, che va a modificare e integrare il DPR 62/2013.
Principali novità
Innanzitutto sono previsti accertamenti interni sull’utilizzo delle tecnologie informatiche. La scuola quindi potrà attraverso i propri responsabili di struttura, svolgere gli accertamenti necessari e adottare ogni misura atta a garantire la sicurezza e la protezione dei sistemi informatici, delle informazioni e dei dati.
Quanto agli account istituzionali viene ora precisato con la nuova normativa che l’utilizzo di account istituzionali e’ consentito per i soli fini connessi all’attività lavorativa o ad essa riconducibili e non può in alcun modo compromettere la sicurezza o la reputazione dell’amministrazione. Invece con riguardo all’email personale il suo uso è vietato per attività o comunicazioni afferenti il servizio, salvo i casi di forza maggiore dovuti a circostanze in cui il dipendente, per qualsiasi ragione, non possa accedere all’account istituzionale.
I dipendenti non possono divulgare o diffondere per ragioni estranee al loro rapporto di lavoro con l’amministrazione e in difformità alle disposizioni di cui al decreto legislativo 13 marzo 2013, n. 33, e alla legge 7 agosto 1990, n. 241, documenti, anche istruttori, e informazioni di cui essi abbiano la disponibilità
Nuovo codice di condotta: sanzioni disciplinari per messaggi o post sui social che ledono l’immagine dell’Amministrazione
Un punto importante del nuovo codice di condotta riguarda la responsabilità dei dipendenti pubblici in merito a ciò che scrivono, sia tramite messaggi sia tramite post sui social.
Viene precisato infatti che saranno passibili di procedimenti disciplinari comportamenti che comportano l’invio di messaggi di posta elettronica, all’interno o all’esterno dell’amministrazione, che siano oltraggiosi, discriminatori o che possano essere in qualunque modo fonte di responsabilità dell’amministrazione.
Inoltre è espressamente vietato l’uso dei social se si scrivono contenuti che possano ledere l’immagine della P.A. Si legge infatti che nell’utilizzo dei propri account di social media, il dipendente utilizza ogni cautela affinché le proprie opinioni o i propri giudizi su eventi, cose o persone, non siano in alcun modo attribuibili direttamente alla pubblica amministrazione di appartenenza. In ogni caso il dipendente e’ tenuto ad astenersi da qualsiasi intervento o commento che possa nuocere al prestigio, al decoro o all’immagine dell’amministrazione di appartenenza o della pubblica amministrazione in generale.
La normativa riguardante i social può dare adito a diverse interpretazioni non capendo il limite entro cui il dipendente pubblico può esprimersi o rivolgere critiche alla scuola/amministrazione.
Per ogni altro aspetto contenuto nel nuovo codice di condotta si rimanda alla lettura del D.P.R 81 del 13 giugno 2023.