Rinnovo CCNL Scuola 2019/21, è stato raggiunto oggi presso l’ARAN l’accordo con le Organizzazioni sindacali per il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) Comparto Istruzione, Università e Ricerca. L’accordo raggiunto sul nuovo contratto segue l’accordo politico sottoscritto tra il Ministro e i Sindacati lo scorso 22 novembre che ha messo a disposizione della contrattazione collettiva tra ARAN e Organizzazioni sindacali, per il rinnovo del CCNL del comparto Istruzione, risorse finanziarie aggiuntive, stanziate dalla legge di bilancio per l’anno 2022 sul Fondo per il Miglioramento dell’Offerta Formativa (FMOF), pari a 300 milioni di euro. Ciò ha contribuito a determinare un aumento medio per il personale docente pari a 124 euro al mese.
Rinnovo contratto scuola 2019/21, accordo raggiunto: ecco le novità in arrivo
Con il nuovo contratto si prevede una maggiore tutela al personale precario docente e Amministrativo, Tecnico e Ausiliario (ATA), consentendo la fruizione di tre giorni remunerati di permesso per motivi personali o familiari.
Inoltre, si sono concretizzati gli impegni dell’accordo politico di novembre, riconoscendo un ulteriore incremento stabile della Retribuzione Professionale Docenti (RPD) che porta a un valore rideterminato complessivo che va da 194,80 euro a 304,30 euro al mese e un ulteriore incremento del Compenso Individuale Accessorio (CIA) che porta a un valore rideterminato complessivo che va da 79,40 euro a 87,50 euro. Previsto anche un incremento del 10% delle retribuzioni delle ore aggiuntive per i docenti finanziato con il FMOF.
Novità in arrivo anche per le nuove figure dei tutor e degli orientatatori, inquadrate dal contratto come funzioni professionali. Inoltre, è stato possibile prevedere un riordino delle aree relative al personale ATA delle istituzioni scolastiche, offrendo concrete opportunità di sviluppo professionale a una platea di circa 182.000 dipendenti.
Il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha espresso piena soddisfazione per la definizione delle trattative che hanno condotto alla sottoscrizione dell’ipotesi di contratto collettivo nazionale, con la condivisione delle principali parti sindacali rappresentative.
‘Il nuovo contratto – ha dichiarato il ministro – segna un importante passo avanti verso una sempre maggiore valorizzazione di tutto il personale della scuola, sia docenti sia Ata. Sono state inoltre recepite a livello contrattuale le funzioni del docente tutor e del docente orientatore e questo consentirà di affermare definitivamente il principio della personalizzazione dell’istruzione, rimarcando la centralità nel sistema della persona dello studente’.