Come sappiamo, dopo lunghi mesi di trattative ieri, 14 luglio, si è giunti alla firma del nuovo Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro del comparto Istruzione e Ricerca valido per il triennio 2019/21. Tutte le sigle sindacali hanno apposto la propria firma, tranne la Uil Scuola Rua, che in un comunicato ha spiegato le motivazioni secondo cui non condivide il nuovo contratto scuola. Riportiamo qui di seguito le spiegazioni rilasciate dal sindacato.
Perchè la Uil Scuola Rua non ha firmato il nuovo contratto scuola
Nella giornata di ieri, dopo la mancata firma della Uil Scuola Rua del contratto scuola in riferimento alla parte normativa, il segretario generale Giuseppe D’Aprile ha commentato subito la scelta del sindacato attraverso un comunicato stampa: “Abbiamo lavorato fino all’ultimo momento, in tutti i modi, per introdurre modifiche nelle parti che riteniamo lesive dei diritti del personale”. “I Contratti nazionali di lavoro si sottoscrivono perché sono migliorativi rispetto al testo precedente e non è questo il caso”, sottolineando che è stata una decisione difficile da prendere.
Tra gli aspetti che non hanno convinto il sindacato occorre ricordare la non valorizzazione del personale Ata, la questione politica sulla mobilità, la precarizzazione del lavoro delle segreterie, la mancanza di riferimenti alle scuole italiane all’estero e la parte destinata alle relazioni con le sigle sindacali.
Il commento di D’Aprile
Il segretario, infatti, ha spiegato che vari sono gli aspetti che non hanno convinto il sindacato e quindi portato alla decisione di non firmare il contratto scuola: “Nel contratto che ci è stato presentato restano molte questioni aperte e non risolte: resta il nodo politico della mobilità. È evidente che, se un contratto si sottopone ai vincoli di legge, perde la sua natura pattizia e ha poca ragione di esistere”.
“Nell’impianto normativo del contratto vengono implementate ulteriormente le mansioni di tutto il personale ATA. Una inaccettabile ulteriore attribuzione di ruoli per cui i collaboratori scolastici, gli assistenti amministrativi e i Dsga – già oberati di incombenze a volte estranee alle loro mansioni, ha messo in evidenza D’Aprile — saranno soggetti ad ogni tipo di lavoro con riferimenti generici alla formazione senza che essa venga imputata a carico dell’Amministrazione”.
“In ultimo il FMOF” – ha puntualizzato il Segretario Generale della Uil Scuola Rua. “Nel corso degli anni è stato snaturato nella sua concezione originaria (anche a causa dei continui tagli). Adesso ogni tipo di remunerazione è ricavata da questo fondo che si sta rendendo sempre più esiguo”.