A parlarne ormai non è più solo la stampa specializzata di informazione scolastica. Il ‘caso’ è diventato nazionale nel silenzio del Ministero dell’Istruzione e del Merito. Repubblica oggi ha dedicato infatti un articolo parlando di ‘caccia’ ai supplenti. “Su oltre 81mila cattedre libere dopo i trasferimenti dello scorso mese di maggio, sono state autorizzate poco meno di 51mila assunzioni. In altri termini, una cattedra su tre non verrà assegnata e destinata alle supplenze“. Questo è quanto si legge sul noto quotidiano. Nessuna novità. Eppure nonostante il ‘pressing’ dei sindacati che chiedono il doppio canale di reclutamento per attingere anche dalle Gps posto comune non sembrano esserci intenzioni in questo senso.
Numeri alla mano e graduatorie utili: qual è la situazione?
I supplenti anche quest’anno si aggireranno intorno ai 200-240mila. E saranno 30mila le cattedre che resteranno vacanti per “carenza” di docenti titolati in base al meccanismo messo in piedi per le assunzioni. Questi i numeri.
Repubblica analizza anche la capienza delle graduatorie utili per le immissioni in ruolo. “Le liste provinciali dei precari sono ormai vuote in diverse discipline di insegnamento. Per l’insegnamento di Italiano, storia e geografia alla scuola media occorre coprire 5.775 cattedre ma, secondo il motore di ricerca del ministero, nelle Gae non ci sono più candidati. Stesso discorso per Matematica e Scienze alla scuola media, dove occorrerebbe nominare 3.185 nuovi assunti.” A questi dati possiamo aggiungere anche l’esaurimento delle Gae della scuola primaria e infanzia in alcune province del Nord, e un’insufficienza anche delle graduatorie concorsuali in regioni come la Lombardia sempre con riferimento alla scuola primaria.
Ma non è tutto. Nella scuola secondaria di secondo grado “per svolgere le lezioni di Elettronica, Meccanica, Informatica e tecnologie nautiche avrebbe bisogno di quasi 3mila ingegneri e informatici da inviare in classe. Ma nelle liste dei precari storici sono presenti soltanto in 24”.
Quel doppio canale di reclutamento che non piace
Torna dunque più che mai d’attualità il tema del doppio canale di reclutamento. Quest’anno è stato ‘concesso’ solo con riferimento alle Gps sostegno. In questi giorni infatti i docenti inseriti saranno alle prese con la compilazione della doppia istanza delle 150 preferenze, non solo per conseguire un incarico annuale di supplenza ma anche per aspirare al ruolo.
Questa strada, a detta dei sindacati, sarebbe percorribile anche per i posti comuni data la situazione descritta. E, anzi, sembrerebbe anche che i tempi per un provvedimento urgente in tal senso ci sarebbe ancora. Cosa osta quindi?