supplenze e algoritmo
supplenze e algoritmo

Forniamo alcuni chiarimenti in merito alla domanda per le supplenze 2023/24. Una lettrice ha un dubbio riguardo all’inserimento delle preferenze. L’Avvocato Maria Rosaria Altieri, nel rispondere, spiega anche come funziona l’algoritmo. La docente scrive: ‘Nell’espressione delle 150 preferenze ne posso esprimere 70 (o un numero inferiore) flaggando cattedre e cattedre orario e poi ripetere le stesse preferenze (con lo stesso ordine o con ordine diverso) flaggando gli spezzoni? Pur pensando di si chiedo il Vs. parere. Grazie anticipate per la risposta e per il servizio che con puntualità dispensate all’utenza. 

Apertura delle funzioni per le domande di supplenza

Com’è noto, con Decreto nota prot.n. 41908 del 12.07.2023, è stata comunicata l’apertura delle funzioni per la presentazione delle istanze di partecipazione alle procedure informatiche per l’attribuzione dei contratti a tempo determinato per il prossimo anno scolastico, nel periodo compreso tra il 17 luglio 2023 (h. 9,00) ed il 31 luglio 2023 (h.14.00). Si tratta di un momento particolarmente importante per i docenti, aspiranti ad incarichi di supplenza, atteso che dalla scelta e dall’indicazione delle preferenze può derivare l’attribuzione dell’incarico (annuale o al 30 giugno) per il prossimo anno scolastico considerando, in particolare, il discutibile funzionamento del sistema informatico che ormai da tre anni (dall’a.s. 2021/22) viene utilizzato per la gestione della procedura assunzionale del personale precario.

Le modalità di indicazione delle preferenze

Nella compilazione della domanda telematica – spiega l’Avvocato Altieri – non vi sono delle regole predeterminate se non quelle derivanti dal sistema informatico stesso che conduce all’elaborazione della domanda. Ciò considerato quindi, senz’altro la lettrice potrà moltiplicare le preferenze, flaggando cattedre annuali e fino al termine delle attività didattiche, per poi ripetere le stesse sedi, flaggando gli spezzoni orari (indicando obbligatoriamente il numero minimo e il numero massimo delle ore in cui tale spezzone ricade in base all’ordine di gradimento).

Ciò consentirà di aumentare il numero di preferenze al fine di raggiungere il numero massimo di 150 e cercare di ridurre al minimo il rischio di subire le note conseguenze distorte del funzionamento del sistema informatico, e, quindi, di rimanere esclusi dall’attribuzione delle supplenze con chiamata da GPS per il prossimo a.s.. Tuttavia vale la pena precisare che, anche indicando un numero di preferenze pari a 150, ossia al numero massimo esprimibile, nell’ipotesi in cui, comunque, non si esprimano tutte le preferenze a cui il docente può concorrere, si rischia di rimanere pretermessi dagli incarichi.

Il funzionamento dell’algoritmo ministeriale

L’algoritmo, infatti, funziona nel senso che se nella prima convocazione non vi sono cattedre disponibili per il docente interessato, perché attribuite ad aspiranti con punteggio superiore (o con punteggio inferiori, ma beneficiari di precedenze) o perché relative a sedi non espresse, nel turno di nomina successivo il sistema non torna indietro per garantire ai docenti utilmente collocati e con maggiore punteggio l’attribuzione della supplenza, ma continua a scorrere la graduatoria, nominando personale con punteggio inferiore. All’evidenza, tale sistema, che attribuisce gli incarichi di supplenza sulla base di un fattore del tutto casuale, dipendendo dalle preferenze più o meno incautamente indicate dal docente all’atto della domanda, ha alimentato un nutrito contenzioso, in molti casi conclusosi con esito positivo per il docente ingiustamente pretermesso dalla supplenza.