Decreto PA bis scuola
Decreto PA bis scuola

Apprendiamo dal profilo facebook di Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, alcuni aggiornamenti sulla prosecuzione dell’esame del decreto salva-infrazioni. Tutti gli emendamenti presentati sono stati ritirati tranne quello attinente l’attivazione della procedura straordinaria di reclutamento dei precari AFAM in attesa che vengano indetti nuovi concorsi locali. Inoltre è stato approvato un ordine del giorno che impegna il Governo a discutere con la Commissione europea della necessità di modificare il PNRR e prevedere l’assunzione dei precari anche su posto comune da 1a e 2a fascia GPS attraverso il cosiddetto doppio canale di reclutamento per il personale docente.

Testo ordine del giorno su doppio canale di reclutamento

Riportiamo il testo dell’ordine del giorno riguardante il doppio canale di reclutamento e recante i nomi dei parlamentari Bucalo, Iannone, Matera, Scurria, Pellegrino, Nastri, Satta:

“Il Senato,

in sede di esame del disegno di leggeAS 755 “Conversione in legge del decreto-legge 13 giugno 2023, n. 69, recante disposizioni urgenti per l’attuazione di obblighi derivanti da atti dell’Unione europea e da procedure di infrazione e pre-infrazione pendenti nei confronti dello Stato italiano” (Salva-infrazioni);

premesso che:

l’articolo 14 del provvedimento in esame trae origine dalla necessità di predisporre un intervento normativo che dia risposte al rilievo della Commissione europea in ordine alla non conformità della legislazione italiana alle disposizioni unionali in tema di lavoro a tempo determinato;

anche nel sistema scolastico è fortemente avvertita l’esigenza di intervenire sul tema dell’abuso dei contratti a tempo determinato che influisce negativamente non solo sulla qualità dell’insegnamento ma anche sulla formazione e la crescita degli alunni e degli studenti, nonché sulla continuità didattica;

da articoli di stampa si apprende che, in merito alla reiterazione dei contratti a tempo determinato, nel comparto scuola, la Commissione Europea potrebbe avviare presto una procedura di infrazione nei confronti dello Stato italiano;

tenuto conto che:

si ritiene necessario introdurre una più snella procedura di reclutamento finalizzata a garantire l’immissione nei ruoli del personale docente per assicurare la copertura regolare e stabile delle cattedre vacanti e, quindi, la continuità didattica agli alunni e agli studenti, oltre che innalzare la qualità dell’offerta formativa;

la procedura, al suddetto scopo, intende mettere a regime le forme di reclutamento straordinario da Graduatorie Provinciali per le Supplenze (GPS), su posti comuni e di sostegno, oltre l’anno scolastico 2023/2024;

la stessa, inoltre, non prevederebbe alcuna interferenza con gli obiettivi e i target del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), che, come noto, introduce una riforma in tema di reclutamento volta a garantire l’assunzione di 70 mila docenti, entro il 2024;

la previsione di introdurre una ulteriore procedura di reclutamento è di assoluta rilevanza ed è stata oggetto di molteplici sollecitazioni dal mondo della scuola, in quanto finalizzata a risolvere l’annosa questione del precariato che attanaglia il personale docente;

a tal fine, è ineludibile che tale previsione deve essere sottoposta al proficuo confronto con le Organizzazioni sindacali e con tutti gli attori interessati;

impegna il Governo a valutare l’opportunità di:

a) adottare ogni più opportuna iniziativa, anche di natura normativa, volta a garantire che i posti comuni e di sostegno, rimasti vacanti e disponibili dopo la conclusione delle ordinarie procedure di reclutamento e delle procedure connesse all’attuazione del PNRR, siano attribuiti agli abilitati e agli specializzati inseriti nella prima fascia delle GPS;

b) a individuare, in subordine, una specifica procedura volta ad attribuire le ulteriori e residuali disponibilità su posto comune della scuola secondaria agli aspiranti non abilitati inseriti nella seconda fascia delle GPS, prevedendo in ogni caso una integrazione del percorso di formazione iniziale;

c) Sostenere le iniziative di cui ai punti a) e b) attraverso un confronto con la Commissione europea, al fine di accertarne la compatibilità con la riforma del reclutamento prevista dal PNRR.”