La firma del nuovo CCNL del comparto scuola prevede alcuni aumenti degli stipendi del personale docente e ATA,. In particolare questi riguardano le indennità fisse e una tantum. Gli incrementi delle prime hanno decorrenza dal 1° gennaio 2022. Ciò significa che fino al 31 luglio 2023 sono maturate 19 mensilità di arretrati, a cui va aggiunta l’una tantum di cui abbiamo parlato ieri. Per cui, per comprendere gli importi degli arretrati maturati, dobbiamo moltiplicare per 19 gli importi netti delle tabelle relative alle indennità fisse e aggiungere l’una tantum prevista dall’articolo 75 del CCNL.
Tabella arretrati spettanti col rinnovo del CCNL
Come chiarito sin dall’inizio, le cifre spettanti non sono alte, ma decisamente piccole. Queste vanno a sommarsi agli aumenti precedenti, ottenuti a dicembre scorso. Abbiamo preparato una tabella riassuntiva con gli arretrati netti delle indennità fisse già sommati agli importi dell’una tantum. Il pagamento non avverrà a luglio, ma nei prossimi mesi. Probabilmente tra ottobre e novembre 2023. Questo perché prima è necessario che il contratto vada al vaglio del MEF e del Ministero della Funzione Pubblica. Dopo il via libera di questi due dicasteri, sarà trasmesso alla Corte dei Conti, che entro 30 giorni darà il via libera. Una volta passato il vaglio della Corte dei Conti, la firma sarà definitiva e NoiPA procederà al pagamento.