Il leader sindacale Anief, Marcello Pacifico
Il leader sindacale Anief, Marcello Pacifico

Il leader di Anief, Marcello Pacifico, a margine di un convegno a Palermo, dove l’organizzazione sindacale ha organizzato una giornata di studio dal titolo “Mim, Mur e Sindacato nella sfida del Pnrr” nel 15simo anno della sua nascita, commenta la situazione dei precari della scuola. “Il legislatore è intervenuto sulla ricostruzione di carriera e sulla Carta Docenti, però sulla precarietà c’è ancora molto da fare”. Sui diritti dei precari, il sindacalista ha rilasciato alcune dichiarazioni a Italpress, ricordando che Anief p sempre stata dalla loro parte.

Precari e diritti: cosa si è fatto

Pacifico ricorda che contro i diritti lesi dei precari Anief ha prodotto tanti risultati. Ha citato il contenzioso partito dalla Corte di giustizia europea che si è trasformato in procedura d’Infrazione nove anni fa in Europa, la vittoria in Corte di Cassazione più volte, sempre al termine delle cause del precariato scolastico e anche in Corte Costituzionale. Ha rammentato anche le svariate “denunce, anche al Comitato dei diritti europei sociali e ottenuto una raccomandazione del Comitati dei ministri del Consiglio d’Europa che obbliga il nostro Paese a legiferare finalmente sul precariato scolastico. Il risultato è stato anche che il legislatore italiano è intervenuto sulla ricostruzione di carriera e sulla Carta del docente. “Nel contratto – dice sempre Pacifico – siamo riusciti, la scorsa settimana, a far passere il principio dei tre giorni di permesso anche ai precari.” Ma ancora c’è da lavorare.

Cosa c’è da fare

Per le stabilizzazioni del personale, ha detto Pacifico, “bisogna ancora introdurre il doppio canale di reclutamento affinché i precari della scuola italiana possano essere stabilizzati”. E’ evidente che i concorsi ordinari e straordinari non sono la soluzione al problema, come ha dimostrato la storia. “Quindi – continua Pacifico – abbiamo bisogno che il legislatore recepisca quanto ha deciso la Cassazione, grazie sempre ai legali Anief, sull’indennizzo da dare ai supplenti: è una specifica indennità, un risarcimento, fino a 12 mensilità”.

“Servono altre risorse per garantire la parità di trattamento tra personale precario e di ruolo. Ai fini della ricostruzione della carriera, bisogna riconoscere il servizio svolto in tutto il servizio nazionale d’Istruzione, quindi anche nelle scuole paritarie. Come bisogna lavorare sugli organici: vi sono tanti posti vacanti e disponibili che non vengono considerati per le immissioni in ruolo, pur senza titolare. C’è infine da estendere l’accesso della Carta docente anche a chi ha supplenza fino al 30 giugno e al personale Ata e educativo, per il quale già abbiamo vinto i ricorsi”.