supplenze graduatorie d'istituto e proroga
supplenze graduatorie d'istituto e proroga

Anche quest’anno sarà l’algoritmo predisposto dal Ministero dell’Istruzione e del Merito ad assegnare gli incarichi di supplenza per il prossimo anno scolastico 2023/24. A nulla sono valse le richieste dei sindacati per tornare alle convocazioni in presenza: il dicastero di Viale Trastevere ha risposto picche, sia perché la procedura automatizzata risulta più rapida, sia perché, in questo modo, i costi sono più contenuti. Cosa si devono aspettare, dunque, gli aspiranti che in questi giorni stanno inviando le domande di partecipazione alla procedura di attribuzione degli incarichi a tempo determinato?

Supplenze 2023/24, anche quest’anno gli aspiranti sono nelle mani dell’algoritmo del MIM

Dopo il caos dello scorso anno, i sindacati sperano che quest’anno possa andare meglio e che non si verifichino le incongruenze riscontrate lo scorso anno. Molti posti, infatti, vennero assegnati a docenti che possedevano meno titoli rispetto ad altri colleghi, senza contare la gran confusione con le assegnazioni legate ai benefici indicati dalla legge 104. Per il segretario di UIL Scuola, Giuseppe D’Aprile, non c’è da aspettarsi granché quest’anno, anche perché sono rimasti alcuni problemi che hanno caratterizzato le procedure degli anni passati, come la ‘scelta al buio’ degli aspiranti in relazioni alle preferenze delle sedi oltre alle tempistiche per la verifica dei titoli. ‘In precedenza – rimarca il leader di UIL Scuola – la verifica veniva effettuata a monte, prima della nomina’. 

Flc-Cgil non appare affatto tranquilla, nonostante le rassicurazioni del MIM sugli interventi di manutenzione dell’algoritmo. ‘I conti li faremo tra qualche settimana – afferma il sindacato guidata da Gianna Fracassi – Comunque, rileviamo che l’accesso al sistema è stato semplificato attraverso una grafica più chiara e soluzioni tecniche che facilitano la compilazione delle domande‘. Anche Flc-Cgil, comunque, ha sottolineato la questione della ‘scelta al buio, oltre al fatto dei posti che vengono resi disponibili ad assegnazioni già avviate. In questo caso – sottolinea Flc-Cgil – i docenti con maggiore punteggio e quindi in posizione più favorevole in graduatoria, coinvolti nei primi turni di nomina, trovano un numero di posti limitati senza possibilità di “ripescaggio” in caso di disponibilità sopravvenute durante il prosieguo delle operazioni’.

Il presidente di Anief, Marcello Pacifico, ha ricordato come il suo sindacato abbia chiesto di tornare alle operazioni di immissione in ruolo in presenza, senza ottenere soddisfazione. ‘Per l’anno passato – spiega Pacifico – abbiamo già chiesto il codice sorgente e abbiamo segnalato diversi malfunzionamenti con relative proposte di soluzione dopo il contenzioso nato da errori evidenti. Speriamo che quest’anno abbiano fatto tesoro delle osservazioni puntuali segnalate’.