Domande per gli incarichi di supplenza e per le nomine finalizzate al ruolo per il sostegno per l’anno scolastico 2023/24, nell’ambito dell’espressione delle proprie preferenze, gli aspiranti si domandano se è possibile esprimere singoli plessi anziché l’intera scuola. Una questione che ha sollevato diverse discussioni e, sulla quale, è opportuno fare chiarezza.
Domande supplenze 2023/24, l’aspirante può esprimere la propria preferenza su singoli plessi e non sull’intera istituzione scolastica?
In merito alle preferenze di sede, il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha pubblicato, sulla pagina dedicata alle domande delle supplenze, l’elenco aggiornato delle scuole che gli aspiranti possono indicare, suddivise per comuni e distretti. In questo elenco viene indicato il codice relativo al grado di istruzione richiesto e non il codice meccanografico dell’istituto. Per la stessa istituzione scolastica, quindi, sono indicati diversi codici che corrispondono ai diversi gradi di istruzione, senza che, quindi, si possa escludere un plesso della scuola.
Pertanto, anche in considerazione di quanto previsto dalle disposizioni inerenti l’organico di autonomia (legge 107/2015), il docente potrà essere assegnato ad un plesso diverso rispetto a quello della sede di organico. In buona sostanza, tenendo in considerazione l’unicità dell’organico delle istituzioni scolastiche, il docente viene assegnato all’istituto e non al singolo plesso: pertanto, l’aspirante non può escludere alcune sedi o plessi di un’istituzione scolastica, nell’ambito della domanda per il conferimento degli incarichi di supplenza.