Scuola, sostegno e inclusione didattica: il Professor Dario Ianes, già docente ordinario di Pedagogia e didattica dell’inclusione all’Università di Bolzano, in un suo editoriale ha rammentato quali sono le problematiche tipiche degli insegnanti di sostegno e quelle, invece, riguardanti gli insegnanti ‘curriculari’. Problematiche che, in molti casi, tendono a separare invece che ad unire. Il Professor Ianes torna a parlare della proposta delle cosiddette ‘cattedre miste‘.
Cattedre miste sostegno-posti comuni, Ianes: ‘Sta crescendo una proposta normativa’
Il Professor Ianes, all’interno del suo editoriale sottolinea come si stia diffondendo con forza l’approccio delle ‘cattedre miste‘. Addirittura, sta crescendo anche una proposta normativa la quale prevede che, nell’arco di alcuni anni, gradatamente, tutti i docenti incaricati su posti comuni e su posti disciplinari effettuino una parte del loro orario di servizio con incarico su sostegno. In maniera analoga, tutti i docenti in servizio con incarico su posto di sostegno potranno effettuare una parte del loro orario su posto comune e posto disciplinare coerente con la loro classe di concorso. Il Professor Ianes precisa che tale servizio si svolgerebbe in maniera molto flessibile e ‘locale’, data anche la possibilità organizzativa attribuita dall’autonomia alle scuole.Â
Il co-fondatore del Centro Studi Erickson di Trento ha sottolineato come, in questi anni, le scuole e gli insegnanti che hanno fatto queste esperienze di ‘avvicinamento e mescolamento’, hanno riportato risultati positivi in varie dimensioni, dalla collaborazione tra docenti agli apprendimenti degli alunni e all’innovazione didattica, oltre che ovviamente per la qualità dell’inclusione. Il fatto, poi, di attribuire l’incarico di sostegno in parte a tutti i curricolari, sulla base di un’adeguata formazione – ha concluso Ianes – servirebbe a normalizzarlo e farlo diventare una caratteristica formativa davvero universale, fatta da tutti e per tutti, contribuendo a un rinnovamento esteso delle nostre pratiche didattiche’.Â