Italia tra grandine e incendi
Italia tra grandine e incendi

Ciò a cui stiamo assistendo è un’Italia in piena emergenza. Nessuna pandemia stavolta, ma un pianeta che sembra essere impazzito da Nord a Sud. Le regioni meridionali sono assediate da temperature estremamente roventi e violenti roghi. Mentre il Nord deve fare i conti con perturbazioni che qua e là evolvono in trombe d’aria e grandinate senza pari. I disastri su tutto il territorio non si riescono più a contare. E siamo solo a metà estate.

Le regioni più colpite in Italia

La Sicilia brucia ancora, soprattutto nella zona del palermitano e del catanese, ma non solo. Roghi, alimentati maggiormente dal soffio del vento, aria irrespirabile e blackout elettrici. Oltre a residenti bloccati nelle proprie abitazioni e un termometro che ha superato i 45°. Giornate infernali si sono registrate anche in Sardegna, in Puglia e in Calabria. Questa la situazione per quanto riguarda il Sud.

Al Nord, al contrario, le precipitazioni non sono mancate ed è pure arrivata una piccola attenuazione della calura estiva. Si contano però i danni dei disastri del maltempo. Per il nubifragio di sabato scorso la Lombardia ha presentato lo stato di emergenza nazionale e ha quantificato i danni in una prima stima, che andrà confrontata con la protezione civile, per oltre 40 milioni di euro, circa 41,4 milioni di euro. Ancora lunedì una violenta tromba d’aria si è abbattuta nella zona di Milano scoperchiando anche i tetti di alcune abitazioni. E se consideriamo le grandinate che da sabato mattina in 24 ore si sono abbattute in Lombardia ed Emilia-Romagna se ne sono contate ben 46, alcune anche di dimensioni sostenute (con chicchi intorno ai 10 cm).

E la colpa di tutto questo, come ormai da mesi ci viene ripetuto come un mantra, viene attribuito al cambiamento climatico.