Commissione europea e assunzioni Gps posto comune
Commissione europea e assunzioni Gps posto comune

Restano un nulla di fatto ad oggi le continue proposte di introduzione del doppio canale di reclutamento per le immissioni in ruolo del personale docente. Riattivare questa procedura permetterebbe di superare il problema dell’incapienza delle graduatorie (che si sta verificando in alcune regioni) ai fini della copertura dei posti stanziati per il ruolo attingendo anche dalle Gps posto comune. Ministero dell’Istruzione e Governo però, finora, hanno aperto la strada solo con riguardo alle Gps sostegno. Ora la conversione in legge del Decreto Salva-Infrazioni, l’ultimo provvedimento verso cui era stato proposto l’emendamento che introduceva le assunzioni dalle Gps su posti di materia, è giunta alla resa dei conti: dopo l’approvazione del Senato, avvenuta una settimana fa, il testo è passato all’esame della Camera. Sul doppio canale di reclutamento resta solo un ordine del giorno firmato Fratelli d’Italia che impegna il Governo a prendere in considerazione la proposta.

Anief scriverà alla Commissione europea perché non sia archiviata la procedura d’infrazione per abuso di supplenze

Il testo definitivo del Decreto Salva-Infrazioni è stato “blindato” dal ministero dell’Economia e dal Mae. Il sindacato Anief, come si apprende dal comunicato emesso poche ore fa, sta tentando fino all’ultimo di introdurre quei dispositivi correttivi indispensabili per evitare notevoli problemi organizzativi e didattici in vista del prossimo anno scolastico, come la possibilità di assumere in ruolo dalle Gps anche su disciplina e non solo su sostegno prima fascia.

In merito è intervenuto Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief: “Al Senato erano stati ritirati, respinti o trasformati in ordini del giorno diversi emendamenti da noi proposti già nel corso di un’audizione a Palazzo Madama tenuta a fine giugno.

La nostra contrarietà a questo decreto Salva-Infrazioni è nota: appena il decreto sarà convertito in legge, l’Ufficio legale Anief scriverà alla Commissione europea perché non sia archiviata la procedura d’infrazione 4231/14 per la mancata adozione del doppio canale di reclutamento, con ripresa del contenzioso al giudice del lavoro dopo le pronunce della Cassazione.

Occorre evitare l’abuso attuale dei contratti a termine e invece riconoscere la parità di trattamento tra personale precario e di ruolo, oltre a una specifica indennità risarcitoria per sanzionare l’abuso per legge”.