Abilitazione docenti, le commissioni riunite I e XII della Camera dei Deputati ha approvato un emendamento al decreto PA bis che prevede, tra l’altro, la creazione di nuovi percorsi di abilitazione per i docenti precari, finalizzati al conseguimento di 30 CFU. Un provvedimento che da parte della maggioranza di governo è stato accolto con grande soddisfazione, una soddisfazione che, però, non si riscontra nella sinistra politica e in alcuni sindacati.
Abilitazione docenti, polemiche sull’approvazione dell’emendamento riguardante i percorsi formativi da 30 CFU
L’emendamento sottolinea che, per accedere ai percorsi di abilitazione da 30 CFU, basteranno tre annualità di servizio, anche non consecutive, negli ultimi cinque anni scolastici (svolte sia nelle scuole statali che in quelle paritarie) di cui uno nella classe di concorso specifica per la quale si intende ottenere l’abilitazione. Il fatto di aver messo sullo stesso piano il servizio svolto nelle scuole statali e quello svolto nelle scuole paritarie ha suscitato un’ondata di polemiche. La maggioranza vede il nuovo provvedimento come un passo significativo anche per gli insegnanti delle scuole paritarie. Flc-Cgil, invece, ritiene che sia un errore quello riguardante l’equiparazione dell’esperienza professionale maturata nelle scuole statali con quella delle scuole paritarie.
‘Riteniamo sbagliato e ingiusto – si legge in una nota informativa diffusa da Flc-Cgil – mettere sullo stesso piano un’esperienza professionale che ha seguito le rigorose regole di selezione e reclutamento della scuola statale e quella che ha seguito altri criteri di accesso, spesso discrezionali del datore di lavoro privato. Riaffermiamo la necessità di percorsi abilitanti per tutto il personale che lavora nel sistema pubblico di istruzione a partire da quello delle scuole paritarie, ma per i motivi sopra esposti, senza tener conto dei molteplici contratti utilizzati ed alcune particolari forme di lavoro, questo emendamento introduce disparità tra lavoratori ed appare assolutamente ideologico’.
D’altro canto, però, Giuseppe D’Aprile, segretario generale di UIL Scuola Rua, ha affermato: ‘Accogliamo favorevolmente questo emendamento che altro non è se non una nostra rivendicazione storica che finalmente trova una soluzione attesa da tempo’. Il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, invece, ha definito il provvedimento come ‘un segnale importante di un lavoro coeso e condiviso per rafforzare il principio della parità scolastica. Con queste misure, si potenzia la scuola, sostenendola nell’attuazione del PNRR e dando una risposta ai docenti precari sia delle scuole statali che paritarie, si semplificano le procedure per l’accesso ai servizi scolastici e per l’erogazione degli aiuti: grande attenzione – ha concluso Valditara – ai lavoratori della scuola e alle famiglie’.